In Russia e nel mondo c'è casino per i rapporti intricati che legano "il Patriarcato" "L'impero zar-postcomunista""le rivendicazioni giovanili delle Pussy". Pussy è fica in inglese ma anche micio. Bestemmiare in chiesa fa scandalo a ogni latitudine, qui ci sono di mezzo equilibri internazionali e russi in particolare. "Le tre ragazze sono diventate oggetto di attenzione di rockstar e cancellerie internazionali" scrive sulla Stampa di oggi Anna Zafesova. Finirà presto tutto nel dimenticatoio o sarà l'inizio del risveglio come fecero i Beatles negli anni '60? E' presto per dirlo certo che i riflettori sono ben accesi anche su questo teatro e le repliche non mancheranno.
Sempre dall'estero gli occhi sono puntati sulla Siria, che sembra la replica della vicenda Libica, con un minor coinvolgimento e dispiegamento di armi convenzionali e organismi militari ufficiali. Fuga di un altro Ministro più o meno smentita. La sostanza che passa è che Assad deve controllare delle città in rivolta, con il pugno di ferro della violenza contro "terroristi armati".
Julian Assange "capo" della WikiLeaks è circondato in una ambasciata pronta per essere violata. L'informatica sembra l'arma migliore e il tallone di achille dei "sistemi" e anche dei giornalisti d'assalto. Le polizie di ogni paese e i militari di ogni esercito la praticano con grande padronanza per questa guerra psicologica.
Così dal sole 24 ore sappiamo che la strategia di guerra in queste occasioni si ricorrerebbe alla tecnologia più sofisticata per annientare tutti i sistemi di comunicazione: reti informatiche, telefoni, radio, tv, le comunicazioni satellitari e le connessioni in fibra ottica degli apparati strategici e governativi che linkano i centri del potere con i siti atomici e le basi missilistiche sotterranee dei missili balistici e i centri informativi.
Le incursioni di guerra elettronica e cibernetica, impedisce di gestire la difesa aerea e la rappresaglia, cioè di coordinare una risposta attaccando.
La seconda guerra fredda è molto più sofisticata della prima. Sullo sfondo di queste vicende di oggi c'è il braccio di ferro tra Israele Iran Usa Russia Cina per il controllo del medio oriente. Le minacce reciproche sono anche oggi sui giornali e da una parte c'è il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad che ha paragonato lo stato ebraico a "un tumore maligno". Mercoledì scorso la guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, ha bollato Israele come una "escrescenza sionista artificiale" Lo riporta TM NEWS che riporta la costernazione del neo segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon per le dichiarazioni dei responsabili iraniani su Israele. Ovviamente la comunità internazionale, specialmente quella occidentale è solidale con Israele.
L'"Europa" è sotto attacco recessione ma i soldi sono concentrati per poter almeno sparare le prime cartucce in questa "guerra" senza frontiere.
Per finanziare tutto questo gli italiani, secondo le associazioni, subiscono il rincaro del trasporto pubblico locale, fino al 30%, pari a un incremento di 48 euro. La luce (+21%, pari a 110 euro), del gas (+11%, pari a 113 euro) e dei rifiuti (+11%, pari a 63 euro). In termini assoluti sono invece gli alimentari a registrare l'incremento maggiore (+392 euro), seguiti dai carburanti (+276 euro). Capitolo a parte per l'Imu, la cui introduzione costa in media oltre 405 euro a famiglia. Tutto con bona pace di Monti che la guerra la dichiara agli "evasori" che non vogliono più le mani sui loro portafogli da parte di quelli della "casta".
Sempre dall'estero gli occhi sono puntati sulla Siria, che sembra la replica della vicenda Libica, con un minor coinvolgimento e dispiegamento di armi convenzionali e organismi militari ufficiali. Fuga di un altro Ministro più o meno smentita. La sostanza che passa è che Assad deve controllare delle città in rivolta, con il pugno di ferro della violenza contro "terroristi armati".
Julian Assange "capo" della WikiLeaks è circondato in una ambasciata pronta per essere violata. L'informatica sembra l'arma migliore e il tallone di achille dei "sistemi" e anche dei giornalisti d'assalto. Le polizie di ogni paese e i militari di ogni esercito la praticano con grande padronanza per questa guerra psicologica.
Così dal sole 24 ore sappiamo che la strategia di guerra in queste occasioni si ricorrerebbe alla tecnologia più sofisticata per annientare tutti i sistemi di comunicazione: reti informatiche, telefoni, radio, tv, le comunicazioni satellitari e le connessioni in fibra ottica degli apparati strategici e governativi che linkano i centri del potere con i siti atomici e le basi missilistiche sotterranee dei missili balistici e i centri informativi.
Le incursioni di guerra elettronica e cibernetica, impedisce di gestire la difesa aerea e la rappresaglia, cioè di coordinare una risposta attaccando.
La seconda guerra fredda è molto più sofisticata della prima. Sullo sfondo di queste vicende di oggi c'è il braccio di ferro tra Israele Iran Usa Russia Cina per il controllo del medio oriente. Le minacce reciproche sono anche oggi sui giornali e da una parte c'è il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad che ha paragonato lo stato ebraico a "un tumore maligno". Mercoledì scorso la guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, ha bollato Israele come una "escrescenza sionista artificiale" Lo riporta TM NEWS che riporta la costernazione del neo segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon per le dichiarazioni dei responsabili iraniani su Israele. Ovviamente la comunità internazionale, specialmente quella occidentale è solidale con Israele.
L'"Europa" è sotto attacco recessione ma i soldi sono concentrati per poter almeno sparare le prime cartucce in questa "guerra" senza frontiere.
Per finanziare tutto questo gli italiani, secondo le associazioni, subiscono il rincaro del trasporto pubblico locale, fino al 30%, pari a un incremento di 48 euro. La luce (+21%, pari a 110 euro), del gas (+11%, pari a 113 euro) e dei rifiuti (+11%, pari a 63 euro). In termini assoluti sono invece gli alimentari a registrare l'incremento maggiore (+392 euro), seguiti dai carburanti (+276 euro). Capitolo a parte per l'Imu, la cui introduzione costa in media oltre 405 euro a famiglia. Tutto con bona pace di Monti che la guerra la dichiara agli "evasori" che non vogliono più le mani sui loro portafogli da parte di quelli della "casta".
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