In Venezia, nell'ex "Fondaco dei Turchi", ora Museo Storia naturale, è riemersa la figura leggendaria di Giovanni Miani, per alcuni figlio naturale di Alvise Bragadin. Giovanni Miani è stato celebrato dal Direttore Fondazione Musei Civici di Venezia, Dott. Gabriella Belli, dal Direttore responsabile Museo di storia Naturale Dott. Luca Miazzan, il 7 aprile 2022, nel palazzo del museo, nel 150° dalla morte.
Il titolo della celebrazione, nel museo intitolato a Giancarlo Ligabue: "VIAGGIO ALLA SCOPETA DI UN ESPLORATORE".
Giovanni Viani fu fatto nascere a Rovigo, ma concepito presumibilmente a Venezia : *17.3.1810_ +1872. La leggendaria figura di questo illustre sconosciuto, si lega, dopo tante esperienze di studi, ricerche, all'eroico tentativo di scoprire le leggendarie "sorgenti del Nilo", già favoleggiate in passato e dette "del prete Gianni". La vita travagliata, travolgente e avventurosa si concluderà con questa esplorazione, lunga 4000 km, sulle rotte del Nilo, non raggiungendo la meta per 60 miglia.
E' il 26 marzo 1860. I diari i disegni , gli oggetti repertoriati da Miani sono oggi in gran parte raccolti in questo museo e attendono studi e ricerche, quand'anche una sala grande è ben presente a documentare lo scienziato Miani. Nel 1858, pubblica la "Carta del Nilo" e cerca finanziamenti per la spedizione, si documenta, sulle tracce napoleoniche, i traffici militari, gli interessi britannici, per il canale di Suez che verrà aperto nel 1869. Scrive lettere a Francesco Giuseppe, Un eroe salgariano, che in in precedenza si fa anche patriota "del 1848" in Roma, Venezia, Porto Mar Gh'era, da dove deve fuggire in esilio nel 1849.Leggendaria anche la sua morte avvenuta in Africa, sulle sponde del Nilo, in Uganda nel 1872. "Si scava la tomba, fuma l'ultima boccata di pipa, muore, il capo Tribù del posto, per rendergli omaggio si ritaglia la barba di Miani".
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