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mercoledì 5 maggio 2010

ISOLE SPARSE MENAGO CROSARE SACAVEZA CONCA MARE RANABODOLON SCHEI DEL XII XIII SECOLO : DEOLTA

Bovolone. Torneranno per due giorni nel Battistero di San Giovanni in Campagna a Bovolone le 129 monete d'argento che furono scoperte 5 anni fa durante gli scavi per il recupero monumentale del complesso architettonico medievale. È qui che erano rimaste nascoste per secoli e ora, per la prima volta, la città le potrà vedere. «Il tesoretto» era in un recipiente di terracotta (una sorta di pentola) che conteneva, appunto, 129 denari enriciani d'argento che provengono dalla Zecca di Verona la quale, nel XII secolo operava nel territorio con l'emissione di monete che potevano circolare in tutto il territorio. I 129 denari erano avvolti in un sacco di tessuto, del quale è rimasta solo qualche traccia, a fianco di una tomba: non si esclude che si tratti di una sepoltura rituale con funzioni augurali. L'esposizione al pubblico delle monete avverrà domani e domenica, dalle 10 alle 18, nella pieve. Durante l'esposizione sarà proposto il documentario «San Giovanni in Campagna» di Paolo Chiodarelli, realizzato con la Soprintendenza per i beni Archeologici del Veneto e SAP, società archeologica.
Le monete che saranno esposte sono state restaurate e sono tornate al loro antico splendore. Sono già state esposte a Vicenza, nelle Gallerie del Palazzo Leone Montanari in occasione di «Restituzioni 2008». Ora, grazie a Comune, Pro loco e Soprintendenza, il tesoretto sarà esposto per tutti.
Il Complesso architettonico di San Giovanni Battista in Campagna, di proprietà della parrocchia, è stato restaurato dal 1999 al 2005 da Comune, Regione e Soprintendenza. È l'unico esempio di chiesa campestre dotata di fonte battesimale e risale al IX secolo, anche se recenti studi la datano ancora più indietro nel tempo.
Il primo battistero fu realizzato nell'alto medioevo. In zona vi era una comunità cristiana formata da chi viveva a Bovolone, sulle rive degli acquitrini della Valle, ma anche a Concamarise e a Salizzole. La Pieve, soggetta a decime dalla Curia vescovile, riceveva tutta la popolazione che, dopo il battesimo, entrava a far parte della Chiesa Cristiana

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