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sabato 21 gennaio 2012

DOPO ATLANTIDE FINO A GIMBUTAS 10.000 a.C. Ω 6.000 a.C.


14.000  12.500 a.C.

L'Epigravettiano nei paleoalvei benacense mincio secia panaro Tion Tartaro Tregnon Menago
(ISOLE SPARSE ARCIPELAGO ENDOLAGUNA PLANIZIALE PALO AVO MINCIO PO , TION, TARTARO , TREGNON , MENAGO, HOSTILIA, ADIGE GUA EDRON RIVIERE BERICHE EUGANE EDRON)
Il museo Rambotti ( Desenzano) conserva il materiale proveniente dal sito epigravettiano finora scoperto nell'anfiteatro morenico del Benaco , il laghetto di Polecra. L'industria litica epigravettiana è stata raccolta in superficie dal G.A.D. e soprattutto da Silvio Colombo nel corso degli anni Ottanta. Il laghetto si trova poco meno di tre chilometri a S-E di Lonato, sul cordone morenico rissiano, a 220 metri di quota. Un tempo aveva un'espansione di circa 75 metri, ora e ridotto a soli 50. Lungo il versante nord-occidentale del laghetto sono stati raccolti molti manufatti e anche scarti di lavorazione in tre aree distinte. Per quanto si tratti di raccolte di superficie, i dati tipologici indicano l'appartenenza del complesso di Polecra all' Epigravettiano recente quale documentato nelle serie superiori del Riparo Tagliente (tagli 10-6, databile dall'interstadio di Bölling agli inizi di quello di Ållerod, e precedente le ultime manifestazioni dell'Epigravettiano, come quelle di Val Lastari, del Riparo Dalmeri, del riparo Soman (unità 57), di Andalo e di Viotte del Bondone. La datazione calibrata del complesso di Polecra dovrebbe oscillare intorno al 14.000 - 12.500 a.C.


12.500  10.000 a.C

È questo il motivo per cui tra 12.500 e 10.000 a.C. sono frequenti i siti epigravettiani nelle aree montane del Veneto e del Trentino.

(10.000  7.000 a.C.),

Prof. Broglio, quest’area è la più ricca di testimonianze degli uomini della preistoria di tutto l’arco alpino. Come si può spiegare l’alta concentrazione di ritrovamenti?
«Le ricerche preistoriche nei Monti Lessini, iniziate già nella seconda metà dell’Ottocento, hanno effettivamente portato alla luce manufatti del Paleolitico inferiore (700.000 – 130.000 anni dal presente), importanti siti del Paleolitico medio (130.000 – 40.000) frequentati dai Neandertaliani, siti della fase antica e della fase recente del Paleolitico superiore (40.000 – 10.000), del Mesolitico (10.000 – 7000), del Neolitico, dell’Età del Rame e dell’Età del Bronzo, che consentono di tracciare un quadro delle vicende del popolamento preistorico. Questa densità dell’abitato preistorico, che ha pochi equivalenti in Europa, trova una spiegazione nelle risorse offerte dal territorio, che da Cima Carega (2259 m) degrada verso l’ Endolaguna (Arcipelago) Veneto».


11.000 a.C. Ω 9.000 a.C.


ATLANTIDE

ipotesi
(ISOLE SPARSE ARCIPELAGO ENDOLAGUNA PLANIZIALE PALO AVO MINCIO PO , TION, TARTARO , TREGNON , MENAGO, HOSTILIA, ADIGE GUA EDRON RIVIERE BERICHE EUGANE EDRON )con vertici PIAN DELLE FUGAZZE - MARZABOTTO - COPPARO - LONATO - CA DO NEGHE'- PARMENSE REGGIANO -

10.000 a.C. Ω 6.000 a.C.


MESOLITICO
L’UOMO SA COSTRUIRE LE PALAFITTE
SEPELLISCE I CADAVERI
RACCOGLIE CEREALI SEMINATI DAI LIMI
VA A CACCIA
SI MUOVE SULL’A
(ISOLE SPARSE ARCIPELAGO ENDOLAGUNA PLANIZIALE PALO AVO MINCIO PO , TION, TARTARO , TREGNON , MENAGO, HOSTILIA, ADIGE GUA EDRON RIVIERE BERICHE EUGANE EDRON )

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