LA FINE DI ANFIARAO = FETONTE
VEDI IN COMMEDIA 1^ CANTICA XX CANTO DANTE ALIGIERI O ALIGHIERI
http://depaoli.pbwiki.com/VENETO+DANTE++canto+xx+-xxi+-+xxiii+-+traduzione+Renato+De+Paoli?SearchFor=dante+XX+anfiarao&sp=1
E’ UN’ALTRO ESEMPIO DELLA MORTE DEL RE SOLARE SUL SUO CARRO.
LA DISCESA DI BATONE (MORA DI ROVO) AL TARTARO IN COMPAGNIA DI ANFIARAO = FETONTE PARE SI RICOLLEGHI AL TABU’ DELLE MORE MOLTO DIFFUSO NELLE ISOLE SPARSE NEI PALEOALVEI ATORNO AL TARTARO TREGNON MENAGO LAVEGNO FRATA GUA ‘ DOVE IL MANGIAR MORE VENIVA ASSOCIATO ALLA MORTE.(More l'anno a fine febrar e scumizia l'anno el 21 de marzo ma dopo messo al 1 marzo nel cao de anno Veneto)
( CI MAGNA MORE MORE,
CI MAGNA MORE CREPA,
LA PANZA DELA BEPA
L’E’ TUTA IMMOSTOLA’) filastrocca che si recita ancora nello Stato delle Isole Sparse. Spampinè.
Si veda anche l’autosacrificio di Evadne ricorda il mito di Alcesti Reliquie di una cremazione regale trovate in una tomba a tholos a Dendra, presso Micene lasciano supporre che, in quel caso particolare, il re e la regina fossero sepelliti assieme ; e A . W. Person crede che la regina morisse volontariamente . Ma può darsi che in nessun altro luogo si parla di simili esequie micenee. Il suttee, che pare fosse una usanza ellenica, fu ben presto abbandonato. L’acqua era un segno della presenza di Zeus e poichè ”santo” e “impuro” hanno press’a poco lo steso significato nella religione primitiva (gli animali tabù del Levitico erano impuri perchè santi), la tomba di un uomo colpito dal fulmine veniva cintata, come quella di un vitello morto di carbonchio in una fattoria moderna, e gli erano concessi gli onori dovuti a un eroe . La fossa funebre presso Eleusi dove Pausania dice fossero sepolti i campioni, è stata ora identificata e aperta dal professor Mylonas. Egli trovò una doppia tomba circondata da un cerchio di pietre e cinque tombe singole; gli scheletri, com’era usanza nel tredicesimo secolo a.C.(epoca alla quale vanno attribuiti i frammenti di vasi rinvenuti), non recano segni di cremazione . Antichi ladri di tombe, è evidente , portarono via le armi di bronzo e altri oggetti di metallo che erano stati sepolti coi cadaveri; puo’ darsi che questi ladri appunto, trovati due corpi in una medesima fossa circondata stranamente da pietre , sparsero in Eleusi la voce che si trattasse della tomba di Capaneo , (Carpaneo e leggenda tramandata a Casaleone sul Menago vicino al Castel Carpanea n.d.r) colpito dal fulmine, e della sua fedele moglie EV A DNE (EVADNE EVA ADE)
Gli Epigoni
I figli dei sette eroi caduti dinnanzi a Tebe giurarono di vendicare i loro padri.Essi sono noti come Epigoni. L’oracolo di Delfi promise loro la vittoria di Anfiarao= Fetonte, avesse assunto il comando. Ma egli non provava desiderio di attaccare Tebe e si accalorò a discutere dell’opportunità di quella guerra col fratello Anfiloco. Erifile decise per la guerra e Alcmeone assunse di malavoglia il comado.In una battaglia combattuta dinnanzi alle mura di Tebe , gli Epigoni perdettero Eigialeto, figlio di ADRASTO e TIRESIA il veggente predisse allora ai TEBANI che la loro città sarebbe stata distrutta. Le mura, annuncio’, avrebbero resistito finchè l’ultimo dei SETTE antichi EROI fosse rimasto in vita. ADRASTO. L’unico supestite, sarebbe morto di dolore alla notizia della fine di Egialeo. Era dunque opportuno che i TEBANI aggiunse che , avessero i TEBANI ascoltato il sacro consiglio oppure no, la sua sorte non mutava. Egli era destinato a morire appena TEBE fosse caduta nelle mani degli ARGIVI . Col favore delle tenebre , i TEBANI fuggirono al Nord portando seco le mogli, i figli, le armi e poche suppellettili e , quando si furono allontanati abbastanza, si fermarono e fondarono la citta di ESTIEA.( assomiglia a ESTE n d a). All’alba TIRESIA , che era andato con loro , si dissetò alla fonte di TILFUSSA e all’improvviso spirò.
Quel medesimo giorno, che fu il giorno in cui ADRASTO ( ADRIA ndr) ebbe notizia delle fine di EGIALEO e morì per il dolore, gli ARGIVI , trovando TEBE deserta, vi irruppero, resero al suolo le mura e raccolsero il bottino. Ne mandarono la parte migliore ad APOLLO a DELFI, compresa LA FIGLIA DI TIRESIA , MANTO O/E DAFNE o DAFNE, che era rimasta in città ; ed essa divenne la PIZIA (1) del Dio .Dopo varie peripezie l’oracolo di DELFI consigliò allora ad Alcmeone di recasi dal dio dell’ACQUA ACHELOO , che lo purificò; ALCMEONE sposò la figlia di ACHELOO, Calliroe, esi stabilì su una ISOLA SPARSA formata di recente (ISOLE NOVE NOVARINE) dal LIMO DELL’ACQUA = ACUE = ACHE = LOO = mostro spaventoso ancora raccontato ai bambini delle ISOLE SPARSE MENAGO “EL LOO”. .....
Taluni dicono che TIRESIA avesse due figlie, DAFNE E MANTO. DAFNE rimase vergine e divenne sibilla , ma ALCMEONE rese MANTO madre si ANFILOCO (OCNO?) e di TISIFONE prima di di mandarla ad APOLLO DELFICO.
MANTO fu inviata da APOLLO la inviò a COLOFONE nella IONIA, dove essa sposò RACIO , RE della CARIA; loro figlio MOSPO , il celebre indovino.
Si tratta di un racconto popolare , con pochi elementi mitici, che i cantastorie potevano narrare sia a TEBE sia ad ARGO senza offendere nessuno; interessava le genti di PSOFIDE , di NEMEA e della valle dell’ACHELOO; spiegava come fosse stata fondata ESTIEA e colonizzata l’ACARNANIA; e aveva infine uno spiccato senso morale. Sia la guerra dei “SETTE CONTRO TEBE”, che Esiodo chiama la guerra del gregge di Edipo, sia la guerra successiva, che qui è stata narrata, pare anniano preceduto la SPEDIZIONE degli ARGONAUTI e la GUERRA di TROIA e si possono grosso modo situare nel QUATTORDICESIMO SECOLO AVANTI CRISTO.
Molti e diversi elenchi di ARGONAUTI, poichè così si chiamarono i compagni di GIASONE , furono compilati in varie occasioni; ma i nomi seguenti sono quelli citati dalle fonti piu’ autorevoli:
ACASTO, figlio di re PELIA
ADMETO, principe di FERE
ANCEO il Grande di TEGEA, figlio di POSEIDONE
ANFIARAO = FETONTE , il veggente ARGIVO
ARGO DI TESPI, costruttore dell’ARGO
ASCALAFO di ORCOMENO, figlio di ARES
ASTERIO, figlio di COMETE, un PELOPIDE
ATALANTA di CALIDONE, vergine cacciatrica
ATTORE, figlio di DIONE il FOCESE
AUGIA, figlio di DIONE il FOCESE
BUTE di ATENE, apicoltore
CALAIDE, l’alato figlio di BOREA
CANTO l’EUBEO
CASTORE, il lottatore SPARTANO, uno dei DIOSCURI
CEFEO, figlio dell’ARCADE ALEO
CENEO il LAPITA, che un tempo fu donna.
CORONO il Lapita , di GIRTONE in TESSAGLIA
ECHIONE, figlio di ERMETE, l’araldo
ERACLE di TIRINTO, l’uomo più forte che sia mai esistito, otra un dio
ERGINO di Mileto
EURIALO, figlio di MECISTEO, uno degli EPIGONI
EURIDAMANTE il DOLOPIO, del lago SINIADE
FALERO, l’arcere ateniese
FANO, il figlio CRETESE di DIONISO
GIASONE, Capo della spedizione
IDA, figlio di AFAREO di MESSENE
IDMONE l’ARGIVO, FIGLIO DI APOLLO
IFICLE, figlio di TESTIO l’ETOLO
IFITO, fratello di re EURISTEO di MICENE
ILA il DRIOPE , assistente di ERACLE
LAERTE , figlio di ACRISIO l’ARGIVO
LINCEO,la scolta , fratello di IDA
MELAMPO di PILO, figlio di POSEIDONE
MELEAGRO di CALIDONE
MOSPO il Lapita
NAUPLIO l’ARGIVO, figlio di POSEIDONE , famoso navigatore
OILEIO il LOCRESE, fratello di AIACE
ORFEO, il poeta TRACIO
PALEMONE , figlio di EFESTO, un ETOLO
PEANTE, figlio di EFESTO , un ETOLO
PEANTE , figlio di TAUMACO il Magnesio
PELEO il Mirmidone
PENELO , figlio di IPPALCIMO, il BEOTA
PERICLIMENO di PILO , il mutevole figlio di POSEIDONE
POLIDEUCE , il pugile SPARTANO, uno dei DIOSCURI
POLIFEMO, figlio di ELATO, ARCADE
STAFILO, figlio di ELATO, ARCADE
STAFILO, fratello di FANO
TIFIDE, il timoniere, di SIFE in BEOZIA
ZETE, fratello di CALAIDE
e mai prima d’allora , così nobile compagnia si era imbarcata su una nave.
DETTO ANCHE OCNO (VEDI VIRGILIO X ENEIDE) O OCNUS - FONDATORE DELLA CITTA’ ISOLA SPARSA MANTO O/E DAFNEA ; FIGLIO DEL DIO TIBERINO (O TIBARENI: “ POPOLAZIONE ASIATICA STANZIATA SUL PONTO EUSSINO (MAR NERO) Lucullo 14,9.)) E DI MANTO O/E DAFNE ; MANTO O/E DAFNE NATA DALL’INDOVINO TIRESIA Οχνος = OCNOS = OGNVS FORSE DA OGYGES FONDATOR E RE DE TEBE- VARDA ANCHE ANFIONE FRATELLO DE ZETO CON L’AIUTO DEL QUALE FABBRICO’ TEBE NE’ LA BEOZIA. LE PIERE , TAIE’ DAL FRADEL LE SE MOEA SONANDO LA SO LIRA E LE SE METEA DAELE SOLE AL SO POSTO NEL FABRICAR I MURI E LETORIVARDA ANCA ANFIARAO TEBANO2 : (I CANTICA XX° CANTO DANTE ALIGHIERI) INDOVINO, PARTECIPO’ ALLA SPEDIZIONE DEGLI ARGONAUTI ( CHE FONDARONO LEGNAGO PORTO - )’E ALLA GVERA TEBANA (3) LA PREVISYO , PREVEDENDO LA SO MORTE IN STA GUERA L’’A SZERCà DE NO FINR INPRESONA’ , SCONDENDOSE ; MA LA MOIER ERIFLE , SORELA DE ADRASTO , CAPO DELA SPEDIZSION , AVENDO RICEVù IN REGALO NA COLANA D’ORO , GA FATO CAPIR IN ‘ DOE EL SAVEA SCONTO EL MARI', CHE PARTIO PAR TEBE LE MORTO LA .
Nazione Popolo,SYIRPE RASZA.(della sYirpe e del sangue degli DEI) (ENEA , sangue dei DEI) (ANYICHE ASE’ FAMEIE PALO VENEYE CHE I’ ANYENAYI S’ ERA CONFRONYAYI E RICEVUTI E SI ERANO inYrodoYi con Yarquino Prisco ) (vedi alYare a san Zen Menago Sparè dedicaYo a IOVI IVNONI MINERVA LVA VSLM - CIL V 3242 -VYILE SENYENZA LEGAYO MANYENVYO VEDI YARQUINO PRISCO IN BRESCIANI YERRE E CASYELLA 1933
CHI E’ DELLA SYESSA SYIRPE , PARENYE (ECCLESIASYE): I GENYILI, I PAGANI, IL PAGANESIMO, LA RELIGIONE PAGANA (GENYILIYAS LIGNAGGIO = SCHEI - SYIRPE)
DALA LENGVA VENETA AL MICENEO AL DELFICO ATTICA ATTICO ATTICVA ADRI ATTICI DELFI PIRATI ILLIRI LIBURNI GRECO
SU DAL LAYIN (VIRGILIO)
AI STRAMBOTI CURTENSI
LA
LENGUA VENEYA
STIL NOVO
DE VOLGARI ELOQUENZSIA(DANTE)
AL SPAGNOLO
AL FRANCESE
A L’INGLESE
DRENYO DA’NOVO NE LA
LENGVA VENEYA(MENEGHELLO CAMON)
dal mar fondo
305 198
ANACA LV
DOPO L’E’ VEGNV’ AI LIDI INYORNO CON (agmen= GRAN CONFVSION DE DONE - FLOYA SCHIERA’ DE NAVI - ESERCIYO IN MARCIA -ASE’ YANYA) L’ACVA VENE Y VLAYA OGNUS (4)
310 - 199
REGOLADOR EYERNA DEA DEL DESYIN, PO -Y-ENZA - MISYERIOSA E MAI
VEDI IN COMMEDIA 1^ CANTICA XX CANTO DANTE ALIGIERI O ALIGHIERI
http://depaoli.pbwiki.com/VENETO+DANTE++canto+xx+-xxi+-+xxiii+-+traduzione+Renato+De+Paoli?SearchFor=dante+XX+anfiarao&sp=1
E’ UN’ALTRO ESEMPIO DELLA MORTE DEL RE SOLARE SUL SUO CARRO.
LA DISCESA DI BATONE (MORA DI ROVO) AL TARTARO IN COMPAGNIA DI ANFIARAO = FETONTE PARE SI RICOLLEGHI AL TABU’ DELLE MORE MOLTO DIFFUSO NELLE ISOLE SPARSE NEI PALEOALVEI ATORNO AL TARTARO TREGNON MENAGO LAVEGNO FRATA GUA ‘ DOVE IL MANGIAR MORE VENIVA ASSOCIATO ALLA MORTE.(More l'anno a fine febrar e scumizia l'anno el 21 de marzo ma dopo messo al 1 marzo nel cao de anno Veneto)
( CI MAGNA MORE MORE,
CI MAGNA MORE CREPA,
LA PANZA DELA BEPA
L’E’ TUTA IMMOSTOLA’) filastrocca che si recita ancora nello Stato delle Isole Sparse. Spampinè.
Si veda anche l’autosacrificio di Evadne ricorda il mito di Alcesti Reliquie di una cremazione regale trovate in una tomba a tholos a Dendra, presso Micene lasciano supporre che, in quel caso particolare, il re e la regina fossero sepelliti assieme ; e A . W. Person crede che la regina morisse volontariamente . Ma può darsi che in nessun altro luogo si parla di simili esequie micenee. Il suttee, che pare fosse una usanza ellenica, fu ben presto abbandonato. L’acqua era un segno della presenza di Zeus e poichè ”santo” e “impuro” hanno press’a poco lo steso significato nella religione primitiva (gli animali tabù del Levitico erano impuri perchè santi), la tomba di un uomo colpito dal fulmine veniva cintata, come quella di un vitello morto di carbonchio in una fattoria moderna, e gli erano concessi gli onori dovuti a un eroe . La fossa funebre presso Eleusi dove Pausania dice fossero sepolti i campioni, è stata ora identificata e aperta dal professor Mylonas. Egli trovò una doppia tomba circondata da un cerchio di pietre e cinque tombe singole; gli scheletri, com’era usanza nel tredicesimo secolo a.C.(epoca alla quale vanno attribuiti i frammenti di vasi rinvenuti), non recano segni di cremazione . Antichi ladri di tombe, è evidente , portarono via le armi di bronzo e altri oggetti di metallo che erano stati sepolti coi cadaveri; puo’ darsi che questi ladri appunto, trovati due corpi in una medesima fossa circondata stranamente da pietre , sparsero in Eleusi la voce che si trattasse della tomba di Capaneo , (Carpaneo e leggenda tramandata a Casaleone sul Menago vicino al Castel Carpanea n.d.r) colpito dal fulmine, e della sua fedele moglie EV A DNE (EVADNE EVA ADE)
Gli Epigoni
I figli dei sette eroi caduti dinnanzi a Tebe giurarono di vendicare i loro padri.Essi sono noti come Epigoni. L’oracolo di Delfi promise loro la vittoria di Anfiarao= Fetonte, avesse assunto il comando. Ma egli non provava desiderio di attaccare Tebe e si accalorò a discutere dell’opportunità di quella guerra col fratello Anfiloco. Erifile decise per la guerra e Alcmeone assunse di malavoglia il comado.In una battaglia combattuta dinnanzi alle mura di Tebe , gli Epigoni perdettero Eigialeto, figlio di ADRASTO e TIRESIA il veggente predisse allora ai TEBANI che la loro città sarebbe stata distrutta. Le mura, annuncio’, avrebbero resistito finchè l’ultimo dei SETTE antichi EROI fosse rimasto in vita. ADRASTO. L’unico supestite, sarebbe morto di dolore alla notizia della fine di Egialeo. Era dunque opportuno che i TEBANI aggiunse che , avessero i TEBANI ascoltato il sacro consiglio oppure no, la sua sorte non mutava. Egli era destinato a morire appena TEBE fosse caduta nelle mani degli ARGIVI . Col favore delle tenebre , i TEBANI fuggirono al Nord portando seco le mogli, i figli, le armi e poche suppellettili e , quando si furono allontanati abbastanza, si fermarono e fondarono la citta di ESTIEA.( assomiglia a ESTE n d a). All’alba TIRESIA , che era andato con loro , si dissetò alla fonte di TILFUSSA e all’improvviso spirò.
Quel medesimo giorno, che fu il giorno in cui ADRASTO ( ADRIA ndr) ebbe notizia delle fine di EGIALEO e morì per il dolore, gli ARGIVI , trovando TEBE deserta, vi irruppero, resero al suolo le mura e raccolsero il bottino. Ne mandarono la parte migliore ad APOLLO a DELFI, compresa LA FIGLIA DI TIRESIA , MANTO O/E DAFNE o DAFNE, che era rimasta in città ; ed essa divenne la PIZIA (1) del Dio .Dopo varie peripezie l’oracolo di DELFI consigliò allora ad Alcmeone di recasi dal dio dell’ACQUA ACHELOO , che lo purificò; ALCMEONE sposò la figlia di ACHELOO, Calliroe, esi stabilì su una ISOLA SPARSA formata di recente (ISOLE NOVE NOVARINE) dal LIMO DELL’ACQUA = ACUE = ACHE = LOO = mostro spaventoso ancora raccontato ai bambini delle ISOLE SPARSE MENAGO “EL LOO”. .....
Taluni dicono che TIRESIA avesse due figlie, DAFNE E MANTO. DAFNE rimase vergine e divenne sibilla , ma ALCMEONE rese MANTO madre si ANFILOCO (OCNO?) e di TISIFONE prima di di mandarla ad APOLLO DELFICO.
MANTO fu inviata da APOLLO la inviò a COLOFONE nella IONIA, dove essa sposò RACIO , RE della CARIA; loro figlio MOSPO , il celebre indovino.
Si tratta di un racconto popolare , con pochi elementi mitici, che i cantastorie potevano narrare sia a TEBE sia ad ARGO senza offendere nessuno; interessava le genti di PSOFIDE , di NEMEA e della valle dell’ACHELOO; spiegava come fosse stata fondata ESTIEA e colonizzata l’ACARNANIA; e aveva infine uno spiccato senso morale. Sia la guerra dei “SETTE CONTRO TEBE”, che Esiodo chiama la guerra del gregge di Edipo, sia la guerra successiva, che qui è stata narrata, pare anniano preceduto la SPEDIZIONE degli ARGONAUTI e la GUERRA di TROIA e si possono grosso modo situare nel QUATTORDICESIMO SECOLO AVANTI CRISTO.
Molti e diversi elenchi di ARGONAUTI, poichè così si chiamarono i compagni di GIASONE , furono compilati in varie occasioni; ma i nomi seguenti sono quelli citati dalle fonti piu’ autorevoli:
ACASTO, figlio di re PELIA
ADMETO, principe di FERE
ANCEO il Grande di TEGEA, figlio di POSEIDONE
ANFIARAO = FETONTE , il veggente ARGIVO
ARGO DI TESPI, costruttore dell’ARGO
ASCALAFO di ORCOMENO, figlio di ARES
ASTERIO, figlio di COMETE, un PELOPIDE
ATALANTA di CALIDONE, vergine cacciatrica
ATTORE, figlio di DIONE il FOCESE
AUGIA, figlio di DIONE il FOCESE
BUTE di ATENE, apicoltore
CALAIDE, l’alato figlio di BOREA
CANTO l’EUBEO
CASTORE, il lottatore SPARTANO, uno dei DIOSCURI
CEFEO, figlio dell’ARCADE ALEO
CENEO il LAPITA, che un tempo fu donna.
CORONO il Lapita , di GIRTONE in TESSAGLIA
ECHIONE, figlio di ERMETE, l’araldo
ERACLE di TIRINTO, l’uomo più forte che sia mai esistito, otra un dio
ERGINO di Mileto
EURIALO, figlio di MECISTEO, uno degli EPIGONI
EURIDAMANTE il DOLOPIO, del lago SINIADE
FALERO, l’arcere ateniese
FANO, il figlio CRETESE di DIONISO
GIASONE, Capo della spedizione
IDA, figlio di AFAREO di MESSENE
IDMONE l’ARGIVO, FIGLIO DI APOLLO
IFICLE, figlio di TESTIO l’ETOLO
IFITO, fratello di re EURISTEO di MICENE
ILA il DRIOPE , assistente di ERACLE
LAERTE , figlio di ACRISIO l’ARGIVO
LINCEO,la scolta , fratello di IDA
MELAMPO di PILO, figlio di POSEIDONE
MELEAGRO di CALIDONE
MOSPO il Lapita
NAUPLIO l’ARGIVO, figlio di POSEIDONE , famoso navigatore
OILEIO il LOCRESE, fratello di AIACE
ORFEO, il poeta TRACIO
PALEMONE , figlio di EFESTO, un ETOLO
PEANTE, figlio di EFESTO , un ETOLO
PEANTE , figlio di TAUMACO il Magnesio
PELEO il Mirmidone
PENELO , figlio di IPPALCIMO, il BEOTA
PERICLIMENO di PILO , il mutevole figlio di POSEIDONE
POLIDEUCE , il pugile SPARTANO, uno dei DIOSCURI
POLIFEMO, figlio di ELATO, ARCADE
STAFILO, figlio di ELATO, ARCADE
STAFILO, fratello di FANO
TIFIDE, il timoniere, di SIFE in BEOZIA
ZETE, fratello di CALAIDE
e mai prima d’allora , così nobile compagnia si era imbarcata su una nave.
DETTO ANCHE OCNO (VEDI VIRGILIO X ENEIDE) O OCNUS - FONDATORE DELLA CITTA’ ISOLA SPARSA MANTO O/E DAFNEA ; FIGLIO DEL DIO TIBERINO (O TIBARENI: “ POPOLAZIONE ASIATICA STANZIATA SUL PONTO EUSSINO (MAR NERO) Lucullo 14,9.)) E DI MANTO O/E DAFNE ; MANTO O/E DAFNE NATA DALL’INDOVINO TIRESIA Οχνος = OCNOS = OGNVS FORSE DA OGYGES FONDATOR E RE DE TEBE- VARDA ANCHE ANFIONE FRATELLO DE ZETO CON L’AIUTO DEL QUALE FABBRICO’ TEBE NE’ LA BEOZIA. LE PIERE , TAIE’ DAL FRADEL LE SE MOEA SONANDO LA SO LIRA E LE SE METEA DAELE SOLE AL SO POSTO NEL FABRICAR I MURI E LETORIVARDA ANCA ANFIARAO TEBANO2 : (I CANTICA XX° CANTO DANTE ALIGHIERI) INDOVINO, PARTECIPO’ ALLA SPEDIZIONE DEGLI ARGONAUTI ( CHE FONDARONO LEGNAGO PORTO - )’E ALLA GVERA TEBANA (3) LA PREVISYO , PREVEDENDO LA SO MORTE IN STA GUERA L’’A SZERCà DE NO FINR INPRESONA’ , SCONDENDOSE ; MA LA MOIER ERIFLE , SORELA DE ADRASTO , CAPO DELA SPEDIZSION , AVENDO RICEVù IN REGALO NA COLANA D’ORO , GA FATO CAPIR IN ‘ DOE EL SAVEA SCONTO EL MARI', CHE PARTIO PAR TEBE LE MORTO LA .
Nazione Popolo,SYIRPE RASZA.(della sYirpe e del sangue degli DEI) (ENEA , sangue dei DEI) (ANYICHE ASE’ FAMEIE PALO VENEYE CHE I’ ANYENAYI S’ ERA CONFRONYAYI E RICEVUTI E SI ERANO inYrodoYi con Yarquino Prisco ) (vedi alYare a san Zen Menago Sparè dedicaYo a IOVI IVNONI MINERVA LVA VSLM - CIL V 3242 -VYILE SENYENZA LEGAYO MANYENVYO VEDI YARQUINO PRISCO IN BRESCIANI YERRE E CASYELLA 1933
CHI E’ DELLA SYESSA SYIRPE , PARENYE (ECCLESIASYE): I GENYILI, I PAGANI, IL PAGANESIMO, LA RELIGIONE PAGANA (GENYILIYAS LIGNAGGIO = SCHEI - SYIRPE)
DALA LENGVA VENETA AL MICENEO AL DELFICO ATTICA ATTICO ATTICVA ADRI ATTICI DELFI PIRATI ILLIRI LIBURNI GRECO
SU DAL LAYIN (VIRGILIO)
AI STRAMBOTI CURTENSI
LA
LENGUA VENEYA
STIL NOVO
DE VOLGARI ELOQUENZSIA(DANTE)
AL SPAGNOLO
AL FRANCESE
A L’INGLESE
DRENYO DA’NOVO NE LA
LENGVA VENEYA(MENEGHELLO CAMON)
dal mar fondo
305 198
ANACA LV
DOPO L’E’ VEGNV’ AI LIDI INYORNO CON (agmen= GRAN CONFVSION DE DONE - FLOYA SCHIERA’ DE NAVI - ESERCIYO IN MARCIA -ASE’ YANYA) L’ACVA VENE Y VLAYA OGNUS (4)
310 - 199
REGOLADOR EYERNA DEA DEL DESYIN, PO -Y-ENZA - MISYERIOSA E MAI
Nessun commento:
Posta un commento