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martedì 23 marzo 2010

Premio Afrodite Vicenza I vincitori.

Il Premio di Afrodite, la percezione simbolica
Concorso d'Arte Contemporanea
dal 6 al 23 marzo 2010
Palazzo Valmarana Braga corso Fogazzaro, 16 Vicenza
ore 10.00 -12.00 16.00-19.00

Sabato 27 marzo 2010 alle ore 18.30 nel palazzo palladiano Valmarana Braga, corso Fogazzaro, 16 di Vicenza saranno annunciati i vincitori del Premio d'Arte Contemporanea, Afrodite, la percezione simbolica. I sei vincitori assoluti sono stati selezionati dalla giuria di noti professionisti che si occupano, a diverso titolo, dell'immagine contemporanea: la storica dell'arte Maria Lucia Ferraguti, gli architetti Maurizio Molin e Laura Leone , la gallerista Marta Longo, l'artista Roberto Floreani, il fotografo Giuliano Francesconi, la curatrice del Premio Afrodite, la percezione simbolica professoressa Anna Maria Ronchin.
Sono stati 36 i finalisti del Primo Premio Afrodite selezionati su 208 candidati, provengono da Roma, a Firenze, dalla Sicilia alle Venezie, a testimonianza del carattere nazionale della manifestazione che, grazie alla straordinaria qualità delle opere esposte, si afferma in città come punto di riferimento per l'arte contemporanea. I finalisti del Primo Premio Afrodite sono stati scelti per l'abilità e la capacità di tradurre in immagini simboliche le conoscenze, le intuizioni e le scoperte della mente, proprio come facevano gli artisti del Rinascimento, per questo è stato scelto il palazzo palladiano Valmarana Braga, per la presentazione della mostra, avvenuta il 6 marzo scorso. La selezione riflette lo sviluppo del linguaggio artistico contemporaneo e il percorso espositivo valorizza la poetica dei singoli artisti, suddivisi in tre categorie: l'arte nigrescente, rubescente e albescente.
L'arte nigrescente corrisponde alla pulsione della trasformazione creativa espressa dai seguenti artisti:Alessandro Bellucci, Luigi Merlo, Rita Pierangelo,Lorella Fabro, Daniele Meli, Stefania Quartieri, Valeria Finazzi,Elisa Gianferrari, Roberto Toffolon,Sonia Lovo, David Dalla Venezia, Roberto Lucato.
L'arte rubescente, concepita come effetto della comprensione e del de-condizionamento dagli schemi di pensiero utilitaristico, è rappresentata dagli artisti: Giovanni Tarlao, Sonia Strukul,Pavlos Triantafillou, Antonella Iurilli,Maria Aristova,Angelo Zani,Antonietta Meneghini,Ilaria Marchione,Daniel Lifschitz,Valeria Bovo,Davide Martinazzo, Alessandro Bulgarini
L'arte albescente è il compimento dell'opera dei filosofi, quella che gli artisti rinascimentali stabilivano con le relazioni non solo tra immagini diverse, ma anche tra le stesse arti, come la pittura, la musica, l'architettura, l'astronomia ed erano così capaci di esprimere la personale visione della vita, quali gli artisti: Pinella Giuliano,Ezio Fantin,Alessia Babrow,Lamberto Melina,Alberto Lanzaretti,Walter Patriarca, Monica Melani,Gianluca Bernardini,Laura Bottaro,Michele Boffelli,Roberta Serenari, Isabel Carafi.
Se la bellezza di Afrodite è visibile attraverso la luce, che domina il mondo fisico, e illumina i segni del reale nel loro duplice aspetto di forma e di significato, la presente mostra documenta le tendenze e i messaggi emergenti dell'arte agli esordi del III Millennio.Come non ci fu frattura, ma contrapposizione dialettica di più tendenze artistiche tra le due metà del Novecento, così c'è la continuità della ricerca estetica che si riverbera nel nostro secolo, nella città rinascimentale per eccellenza: Vicenza. Il percorso espositivo nel palazzo palladiano Valmarana Braga non segue la tradizionale successione cronologica di personalità o di movimenti, ma piuttosto una categoria estetica, mobile e sempre rinnovata, propria del linguaggio poetico dell'arte visiva contemporanea. In un'epoca in cui i valori sono quasi solo economici sottolineare il valore universale dell'Arte, appare un'impresa titanica, ma possibile e influenzata, comunque, da filosofie, culture del passato e dalle avanguardie.
Al Premio Afrodite , la dea greca è accostata ad una facoltà della mente: la percezione simbolica,che esonera, sostituisce quella motoria, e impone per se stessa la duplicità della figurazione, ciascun segno è composto di materia, sostanza e di significato spirituale. Le figure simboliche e il pensiero analogico, che procede per somiglianze, sono stati strumenti di conoscenza per gli artisti del Rinascimento e di ogni epoca, poi sono stati utilizzati dagli analisti del Novecento per indagare le complesse relazioni tra gli individui, tra i gruppi sociali, proprio perchè capaci di superare le regole e le convenzioni che limitano, di per se stesse, la comprensione della reale condizione umana. Dopo che il tempo ha separato e diviso le cose, gli interessi, le passioni degli uomini, avviene la coscienza intuitiva della fugace bellezza , percepita sulla schiuma del mare, così aerea e impercettibile da risultare impossibile catturarla,eppure visibile ancora nell'armonia dissonante dell'arte contemporanea con le opere selezionate nell'attuale Primo Premio Afrodite.

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