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sabato 25 settembre 2010

FAZZOLETTO PEGNO D'AMORE

da Verona.net

Alla fine del trecento, nel corso delle numerose guerre che segnarono l'Italia settentrionale, il signore Milano GIANGALEAZZO VISCONTI, detto il Conte di Virtù, raggiunge le sponde del Mincio e vi stabilisce una testa di ponte per lo sviluppo di un piano militare contro i suoi nemici. Nell'accampamento delle truppe viscontee, il buffone Gonnella, intrattiene i soldati alla luce dei falò raccontando un'antica leggenda: questa vuole che le acque del Mincio siano popolate da NINFE BELLISSIME che talvolta escono dal fiume per danzare in prossimità delle rive ma, una vecchia maledizione le costringe ad assumere le sembianze di orride streghe.
Mentre tutto l'accampamento cade nel sonno, provenienti dal fiume appaiono le streghe che iniziano a danzare tra i soldati addormentati; soltanto Malco, il loro VALOROSO CAPITANO, si ridesta e affronta le misteriose creature che vedendosi scoperte fuggono verso il Mincio. Una di queste viene raggiunta e nel disperato tentativo di scappare perde il mantello che l'avvolgeva, rivelandosi inaspettatamente una splendida ninfa. Nel breve corso bella notte tra i due nasce l'amore e l'alba li sorprende a promettersi ETERNA FEDELTA’. Silvia, la bella ninfa, deve ritornare nelle profondità del fiume prima del sorgere bel sole e lascia a Malco, quale pegno del suo amore, un fazzoletto teneramente annodato.
Il giorno seguente giungono alla presenza del CONTE DI VIRTU' tre splendide ambascerie; durante il ricevimento alcune fanciulle eseguono una danza in onore begli ospiti. Il capitano Malco, riconosce in una di esse, Silvia, che l'amore ha spinto ad affrontare il mondo tumultuoso degli uomini. Gli sguardi INNAMORATI tra Silvia e Malco destano però, la gelosia di Isabella, nobile dama cugina del Conte di Virtù, che da tempo aspira all'amore bel capitano. Spinta dalla gelosia, Isabella, denuncia come strega al Conte la bella ninfa. La festa viene subito interrotta e dato l'ordine di arrestare Silvia. Malco impetuosamente si frappone tra la fanciulla amata e le guardie, consentendole di fuggire verso il fiume; poi si arrende e consegna la spada al Conte adirato.
Al calare della sera, Isabella, si presenta a Malco che langue in una cella: tormentata per il suo gesto invoca il perdono e la comprensione del prigioniero. Mentre i due si parlano, riappare Silvia, ancora una volta emersa dal fiume per salvare l'amato, costringendo Isabella a ritirarsi sconfitta. Silvia, propone a Malco l'unica VIA di SCAMPO: non sulla terra, dove ormai non ci può essere felicità per i due amanti ma, nelle acque dove vivono le ninfe. Malco accetta senza esitazione e si dirige con Silvia verso il fiume. Il Conte di Virtù, allertato dalle guardie si lancia all'inseguimento ma, viene momentaneamente fermato da Isabella, la quale pentita chiede rispetto e comprensione per un amore che non conosce limitazioni.
Arrivato al fiume, poco dopo che Silvia e Malco si sono lanciati nelle acque, il Conte di Virtù trova abbandonato sulla riva il FAZZOLETTO di SETA dorata, simbolicamente annodato dai due amanti per ricordare il loro eterno amore. Ancora oggi si racconta come le donne di quel tempo, nei giorni di festa, avessero voluto RICORDARE LA STORIA dei due innamorati tirando una pasta sottile come la seta, tagliata e annodata come un fazzoletto d'oro, ed arricchita con un delicato ripieno a base di zucca e amaretti …era nata la leggenda dei TORTELLI di ZUCCA di VALEGGIO.


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da ARACLEPALERMO.IT

fazzoletti
 LA STORIA DEI FAZZOLETTI
Fin dalle epoche più remote, il fazzoletto è stato al centro dell’attenzione d’uomini e donne, sia nelle culture orientali, dove trova la sua origine, che in quelle occidentali. Presso i Persiani, era riservato ai dignitari di grado elevato quale indice di sovranità; in Grecia era indicato con il termine "faxiolion"; presso gli Egiziani, come ricorda Plutarco, la bella Cleopatra inviava all’amato Antonio fazzoletti intrisi di lacrime.
Durante il Medioevo, la Chiesa trasforma i fazzoletti romani in manipoli e purificatoi, per i riti della Santa Messa.
 Durante il XV secolo, i corredi annoverano decine di fazzoletti: sessantadue in quello di Lucrezia de’ Medici quando andò in sposa a Bernardo Rucellai, ben centodiciannove in quello di Anna Maria Sforza.
Le buone maniere consigliano di piegarlo in due per esibirlo fra le dita o tenerlo nel palmo della mano, affinché sbuffi il centro e siano in vista i lati ornati di frange e ricami in seta rossa o nera. A Venezia, già nel 1540, il fazzoletto si pone in tasca, è sempre grande, più ricco, di tela finissima, ornato di nappine agli angoli, bordato di “merli” ad ago o fuselli.
Nel 1594, il "Journal de l’Estoil" riferisce che Enrico IV regala cinque fazzoletti "d’ouvrage d’or, d’argent et soie" alla sua favorita Gabrielle d’Estrees, affinché li esibisca durante i ricevimenti a corte.
Soggetto alle leggi suntuarie, mai osservate, il fazzoletto si arricchisce di costosissimi pizzi a punto in aria e a fuselli.
Nel XVII secolo si diffonde l’uso di cifrarli, tanto erano preziosi, per poterli ritrovare in caso di smarrimento.
Nel corso del Settecento, il fazzoletto andrà a nascondersi nei manicotti, nelle tasche, nelle ampie scollature, uscirà, quale sottile arma di seduzione, solo per asciugare le lacrime di qualche svenevole damina.
 Gli elenchi dotali ne riportano ancora in numero elevato e tutti adorni di ricami e merletti preziosi: piccoli quelli da nascondere nell’abito, grandi fino a 70 cm quelli da giorno e da notte.
I ricami occupano quasi tutto l’intera superficie del fazzoletto e illustrano paesaggi fantastici, scene di vita campestre, architetture, cineserie. L’abitudine di fiutare il tabacco, anche da parte delle damine incipriate, comporta la diffusione di grandi fazzoletti dai toni scuri. Lo sviluppo delle piantagioni di cotone americane, verso la fine del settecento, portarono alla diffusione di questo genere di fazzoletto.
Fu Luigi XVI, sollecitato dalla moglie Marie Antoniette, a stabilire la forma quadrata, quale unica adatta all’eleganza e alla praticità.
La rivoluzione Francese cancellerà tutte le raffinatezze "ancien regime" ed il fazzoletto dovrà attendere alcuni decenni prima di tornare alla moda.
 Nel corso dell’Ottocento, il fazzoletto diverrà imprescindibile da ogni toilette femminile; diverrà simbolo di signorilità e pegno d’amore, rivelatore di capricci, raccoglitore di lacrime, detentore di segreti. Stando ai pettegolezzi dell’epoca, fu Giuseppina Beauharnais, futura imperatrice di Francia, a rilanciare il fazzoletto: lo usa in modo civettuolo per nascondere i denti malsani.
Il fazzoletto Impero misura 55 centimetri per lato e può essere rifinito a picot da un’alta bordura di Valenciennes o Malines o pizzo d’Inghilterra.
Con la Restaurazione il fazzoletto di fine batista propose scene ricamate relegate negli angoli, personalizzato da stemma e cifre.
Già nel 1822, l’uomo porta un fazzoletto bianco ripiegato nella tasca del frac che servirà ad asciugare perle di sudore, ad offrirlo alla signora commossa, a pulire le lenti degli occhiali.
Per le signore, già nel 1835 il “Corriere delle dame” riporta le novità che suggeriscono fazzoletti ricamati a “trapunto”, alquanto ricchi fino a non rivelarne il fondo, ormai il fazzoletto è tornato ad essere sinonimo di eleganza tanto da essere ricordato puntualmente dai giornali di moda che ne rivelano le diversità di stagione in stagione. Sono fazzoletti tanto costosi per la grande profusione di ricami floreali che propongono elaborate lavorazioni quasi da capogiri.
 Dalla fine degli anni Trenta, gli angoli iniziano ad essere stondati, una moda questa che resterà fino agli anni sessanta dell’Ottocento. Il fazzoletto è prescritto per ogni abito da indossare durante il corso della giornata. Piccoli e rigorosamente bianchi, ricchi di ricami e merletti quelli matrimoniali: cupidi sfreccianti, fedi intrecciate offerte da immacolate colombe. Sempre di fine battista, con salici piangenti, rose, viole del pensiero, campanule, gigli, cornucopie, blasoni coronati, cifre e monogrammi sono quelli esibiti nelle cerimonie, durante le visite, per le passeggiate, per il teatro, pranzi e balli, tenuti in mano con civetteria dalle dame.
 Curiosità: si offrono all’innamorato i fazzoletti ricamati con i capelli dell’amata!
Dal 1870 in poi, quest’accessorio come strumento di seduzione deve lottare con il ventaglio, i guanti, gli occhiali, il bouquet, l’ombrellino, le borsette dove ben presto sarà nascosto.
Pur restando la distinzione fra quelli da giorno e quelli da gala, il fazzoletto semplifica la sua ornamentazione, non viene dimenticato, infatti, tutti i giornali di moda e quelli dei lavori femminili li riportano con una certa frequenza fino allo scoppio della prima guerra mondiale. 
 
 
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da sakespeareitalia.it

riassunto dell'otello di william shakespeare

insieme al re lear,al romeo e giulietta,al macbeth e all'amleto,othello,in italiano otello, è uno dei drammi maggiori di shakespeare.il dramma,cosi' come quello del re lear e del macbeth,è un dramma della ingenuità e della cecità.la cecità di chi si fa ingannare dalle apparenze ed è incapace di interpretare lucidamente la realtà circostante.questa condizione è talmente diffusa dal nel genere umano , che l'otello può essere assunto come emblema della condizione precaria del genere umano, continuamente messo alla prova e tentato da potenze demoniache .otello deve scontrarsi con l'invidia di iago,non causata dall'ambizione o dall'amore,ma semplicemente esercitata come istinto naturale e divertimento .come nella realtà delle streghe del macbeth " il bello è brutto ed il brutto è bello ", questa è la legge che muove le azioni di iago :l'amore per la menzogna e la rovina di spiriti nobili. desdemona,per contro,è l'esempio di fedeltà e castità,la donna ideale che,nona caso,il destino vorrà morta prima ancora che venga consumata la primanotte di nozze,prima quindi di perdere la sua verginità.

atto primo

la celebre tragedia di shakespeare siapre con una furiosa lite tra iago,un soldato alle dipendenze di otello, e roderigo, un ricco veneziano che ha pagato una considerevole somma di danaro per spiare otello (il moro di venezia),perchè otello ha " portato via " a roderigo la donna che ama(desdemona). roderigo accusa iago di non dire abbastanza riguardo desdemona,e questo dimostrerebbe che iago è leale nei confronti del suo superiore,ma iago risponde che odia "il moro" perchè si sospetta che abbia fatto le veci dello stesso nel suo letto, e perchè ha scelto casso come suo luogotenente , anzichè lo stesso iago.per riguadagnare la fiducia di roderigo ,iago si reca a casa di brabanzio,padre di desdemona,e in piena notte lo svegliano urlando che la figlia desdemona è scappata di casa per unirsi al moro nella nella lussuria.immediatamente iago raggiunge otello per avvisarlo del pericolo che lui stesso a causato, facendo ricadere la responsabilità su roderigo:brabanzio infatti è allaricerca di sua figlia,e vede il moro come colui che con la forza e la stregoneria stà abusando della figlia. otello decide di non nascondersi ,poichè crede che i suoi meriti militari facciano risolvere la cosa in suo favore. si viene a scoprire che otello ha sposato segretamente desdemona.otello intanto viene convocato dal doge a causa di una crisi a cipro.anche il padre di desdemona,brabanzio,si reca dal doge,per accusare otello di aver sedotto con la forza e l'inganno sua figlia,oltre che con riti di magia nera.i due sposi si difendono,e convincono il doge che il loro matrimonio si basa su reale amore,inoltre il doge è pressato dalle minacce dei turchi, quindi necessità della piena collaborazione di otelo,e cerca di dissuadere brabanzio che sarebbe meglio accettare il matrimonio .ordina quindi che otello ,con desdemona al seguito ,venga trasfe- rito a cipro,per combattere contro i turchi,accompagnato dal fedele iago.roderigo vede cosi' infrante le sue speranze di conquistare desdemona,ma iago lo convince a non rinunciare ,poichè presto desdemona si stuferà di otello,e cercherà un partito migliore. da solo iago monologa rivelando cosi' le sue vere intenzioni: il diabolico piano prevede di dire a otello che cassio e desdemona sono amanti,insinuando il veleno del sospetto e fornendo quà e la indizi ,sempre fingendo la massima lealtà nei confronti di otello.da questo momento in poi lo spettatore,a differenza di otello, è perfettamente consapevole del disegno di iago,e la credulità di otello assume dimensioni gigantesche.

atto secondo

a cipro,montano e altri del seguito aspettano l'arrivo di otello e desdemona .si parla di una terribile tempesta che ha distrutto la flotta dei turchi,che a questo punto non rappresentano piu' una monaccia per i veneziani.si teme che lo stesso temporale possa aver distrutto anche la nave di otello,di cui non si hanno notizie.tutti pregano per la buona riuscita del viaggio di otello.cassio,che è già arrivato , conforta desdemona , con la quale ha un rapporto leale,e iago pensa che questa stima reciproca tra cassio e desdemona possa essere frainteso facilmente,in modo da attuare il piano svelato nel primo atto. l'onesto cassio potrebbe essere un impedimento per l'attuazione del disegno criminale di iago,che per liberarsi di lui dice a roderigo che esiste la concreta possibilità di conquistare desdemona,ma cassio potrebbe essere un concorrente,poichè ha una relazione con desdemona.uccidendo cassio,il problema sarebbe aggirato:roderigo avrebbe per se desdemona,e iago diventerebbe luogotenente di otello al posto di cassio. tra il sollievo generale otello finalmente arriva a cipro,e iago inizia a mettere in pratica il suo disegno di far credere ad otello che desdemona e cassio sono amanti.intanto un araldo annuncia grandi festeggiamenti per la caduta dei turchi e l'arrivo di otello,e per il matrimonio con desdemona,che ancora non è stato festeggiato,oltre che consumato. iago incita cassio a bere del vino (cui quest' ultimo è affatto abituato) per toglierne la piena lucidità,quindi dice a roderigo che casso è ubriaco e che potrebbe aprofittarsi della situazione,ed a montano che cassio è un alcolista,rovinandone la reputazione ai suoi occhi.roderigo attacca cassio e ferisce cassio e montano (che era intervenuto per sedare la rissa) .otello viene interrotto proprio quando stava per consumare la sua prima notte con desdemona,e quando apprende cosa succede la reputazione di cassio è definitivamente compromessa. nonostante la profonda stima che otello nutre nei confronti di cassio ,otello si trova costretto a destituire cassio come suo luogotenente.iago intanto continua a sfruttare la fiducia che hanno in lui, al punto che viene continuamente chiamato "onesto iago",e rincuora cassio ,consigliandoli di parlare con desdemona, che potrebbe dissuadere otello dalla decisione presa. iago riesce nell'impresa di rincuorare anche roderigo,dicendo che la sua ferita è valsa la rovina del nome di cassio.iago fa in modo che sua moglie emilia si assicuri che cassio e desdemona si parlino ,iago provvederà che ,non visto,otello assita alla scena ,alimentando i sispetti di iago che sua moglie stia diventando infedele.

atto terzo

Cassio ,nel tentativo di ammorbidire la posizione di otello,ingaggia dei musicisti che suonino per il moro,senza successo.cassio ottiene però di poter parlare con emilia,moglie di iago e dama di compagnia di desdemona.emilai lo rassicura sul fatto che cassio è stato allontanato per precauzoine, giacchè i suoi guai sono diventati di pubblico dominio,ma l'allontanamento è solo temporaneo,in attesa che si calmino le acque.inoltre emilia promette che farà in modo di farlo incontrare con desdemona.tempo dopo cassio parla con desdemona,che comprende le ragioni di cassio ,e lo rassicura sul fatto che otello ama cassio come prima dell'episodio della rissa,inoltre desdemona promette che fino a quando cassio sarà di nuovo il luogotenente di otello,continuerà ad argomentare in suo favore. all'incontro assistono otello e iago,non visti:è l'occasione perfetta ,per iago,per iniettare il veleno della gelosia,che inizia a trasformare i pensieri di iago in dubbi su desdemona, e sullo stesso cassio. al termine della scena,otello è quasi convinto che sua moglia sia amante di cassio. nella schena successiva ,otello si lamenta con desdemona per un mal di testa,conseguenza dello smarrimento,da parte di desdemona,di un fazzoletto decorato con fragole ,che era il primo regalo che otello fece a desdemona,e da lui considerato un vero e proprio premio d'amore.emilia trova il fazzoletto e lo da a iago,che trova il modo di trasformare il fazzoletto nella prova che la mente, ormai malata, di otello cerca: il diabolico iago fa in modo che il fazzoletto vada nelle mani di cassio,abbandonandolo vicino alla residenza di questo,con la speranza che cassio, inconsapevole del fatto che sia un regalo di otella a desdemona,lo tenga con se,e che otello , vedendo il fazzoletto,lo consideri una prova del tradimento di desdemona,che oltre a tradire col corpo regali anche il suo pegno d'amore a cassio. ignaro di tutto,il veleno iniettato ad otello nella mente di iago,ha ormai traviato la mente di otello,che tuttavia ha un sussulto ed accusa iago di averlo raggirato:otello pretende una prova dell'infedeltà di sua moglie,altrimenti iago sarà punito con la morte. fingendo esitazione ,cassio rivela di aver visto cassio pulirsi la fronte con il fazzoletto di desdemona.otello a questo punto è convinto e ,maledendo sua moglie,annuncia a iago di essere il suo nuovo luogotenente,ed il suo primo incarico sarà di uccidere cassio.otello si occuperà di desdemona. desdemona,a sua volta,ha la premonizione che ,a causa dello smarrimento del fazzoletto,otella possa dubitare della sua fedeltà.quando ad emilia,che comunque è all'oscuro del terribile progetto di suo marito,viene chiesto se ha visto il fazzoletto,mente,negando di averlo mai visto,e soprattutto di averlo consegnato a iago. otello entra,e insiste nel chiedere il fazzoletto.desdemona,impaurita,assicura che non è stato smarrito,e che lo ritroverà. desdemona prova ad intercedere in favore di cassio,e questo non fa altro che alimentare la follia di otello, che le ordina di andarsene via dalla sua vista. all'arrivo di cassio,desdemona riferisce che i suoi tentativi di riappacificare cassio e otello,non stanno dando i frutti sperati.iago dichiara di essere totalmente all'oscuro del motivo del turbamento di otello. cassio da il fazzoletto di otello alla sua amante,bianca,che a malincuore inizia a crearne uno uguale per lui.

atto quarto

iago si burla di otello,fingendo di difendere desdemona e cassio,e dicendo che il fazzoletto in realtà non rappresenta un fatto cosi' importante,ben sapendo che otello attribuiva allo stesso un valore sentimantale altissimo. inoltre tenta di banalizzare la gelosia di otello,dicendo che di cornuti ne è pieno il mondo,e che non vi è poi nienti di cosi' grave.il risultato è di fare infuriare ulteriormente otello che,sopraffatto dal dolore,ha una crisi epilettica.durante la crisi arriva cassio,ma iago lo allontana dicendogli di tornare poco dopo.iago dice ad otello di nascondersi e di osservare con quale malizia cassio parli e si vanti della sua tresca con desdemona.otello assiste alla scena,ed ogni sorriso o gesto di cassio lo mandano su tutte le furie. la scena è particolarmente veritiera in quasto si parla in realtà di una tresca,ma di quella tra bianca e cassio. quando anche bianca arriva sulla scena,e restituisce a cassio il fazzoletto ,otello si infuria : non solo desdemona ha dato il suo pegno d'amore a cassio,ma questi lo ha trattato come un oggetto di nessun valore,regalandolo alla sua amata. è in questo momento che otello decide di uccidere l'innocente desdemona strangolandola nel suo letto.da par suo ,iago,promette di uccidere cassio. in seguito entra in scena ludovico, che porta notizie da venezia:otello è stato rimosso da governatore di cipro ed il suo posto è stato preso da cassio.desdemona è contenta di questa notizia,perchè significa che cassio è stato riabilitato,anzi addirittura promosso,e lei potrà tornare a casa col suo amato moro di venezia.otello travisa completamente e si infuria. questa scena è molto importante,perchè svela la condizione di diverso di otello nella repubblica di venezia:nel momento in cui cessa il pericolo turco,venezia si disfa del valoroso otello sostituendolo con il bianco e veneziano cassio.tutto questo senza che otello abbia ancora commesso alcuno dei suoi delitti e nessuna presagisca la futura tragedia. otello chiede a desdemona se ha una relazione con cassio,e non crede alle rassicurazioni di lei. otello incontra ancora desdemona,che oramai disperata per la rabbia di suo marito verso lei, supplica le sorde orecchie del moro di venezia di credere che non esiste nessun tradimento . emilia e desdemona parlano dello strano comportamento di otello,ed emilia è certa che qualche diavolo deve avere convinto il moro che desdemona è infedele,non sapendo che quel diavolo è proprio suo marito iago. anche ludovico prova a fare ragionare otello,la cui mente è ormai accecata dalla gelosia,ma questi ordina a sua moglie di andare a dormire e di aspettarlo a letto piu' tardi.la fedele desdemona obbedisce all'ordine del marito. emilia intanto ha preparato il letto con il corredo nuziale,cosi' come richiestole,e desdemona esprime il desiderio ,nel caso morisse prima di emilia,di essere sepolta in quelle stesse lenzuola.forse desdemona ha capito le intenzioni di otello,forse si tratta di un presagio :desdemona morirà la sera stesso,proprio tra quelle lenzuola. otello proibisce ad emilia di raggiungere desdemona come fa di solito prima di andare a letto,e desdemona canta una canzone (the willow song,la canzone del salice piangente), che parla di una donna che ha passato la stessa disgrazia di desdemona. segue un divertente dialogo sull'infedeltà tra l'impeccabile desdemona (che non tradirebbe suo marito per niente al mondo) ed emilia,donna di mondo (che lo farebbe per il giusto prezzo ).

atto quinto

iago e roderigo aspettano in una strada che arrivi cassio,a cui stanno tendendo una imboscata.iago dice a roderigo come ucciderlo,mentre roderigo incalza,comincia a dubitare di iago e chiede che fine hanno fatto i gioielli dati a iago affinchè li recapitasse a desdemona. quando cassio arriva viene subito aggredito da roderigo,ma cassio ha la meglio.interviene allora iago,che ferisce roderigo ad una gamba.otello,sentendo l'urlo di roderigo,lo crede morto,ed annuncia che sta per fare lo stesso con desdemona. riappaiono ludovico,graziano e iago,dichiarando la totale innocenza su quanto appena accaduto a cassio,ed anzi incolpa roderigo,afferrandolo e punendolo per il torto fatto al "suo amico cassio" .graziano e ludovico si prendono cura delle ferite di cassio. nella camera nuziale di otello e desdemona ,il moro di venezia tenta di autoconvincersi che uccidendo sua maglie le farebbe del bene ,impedendole di compiere ulteriore male.bacia la sua moglie ,immobile e addormentata,per l'ultima volta.desdemona si sveglia ,ma otello le chiede di dire le sue ultime preghiere per redimersi.per l'ultima volta desdemona chiede cosa ha fatto di male, e desdemona le rivela di avere la prova del suo tradimento :il fazzoletto dato a cassio.la bella allora chiede di essere condotta da cassio per provare la sua innocenza,ma otello dice cha cassio ha confessato ed è morto.lo stupore ed il dispiacere di desdemona nel sentire questo,generano l'ennesimo fraintendimento ,e cosi' otello soffoca desdemona,che non muore subito.intanto arriva emilia,e desdemona pronuncia le sue ultime parole : fedele ad oltranza non accusa otello per la sua morte,anzi pur di difenderlo ed essere fedele fino all'ultimo ,si autoaccusa di essersi uccisa da se stessa.otello dice ad emilia di avere ucciso desdemona,e questa rivela l'equivoco del fazzoletto,nonostante iago compia l'estremo tentativo di portare via sua moglie,non riesce stavolta a depistare la verità.otello ora è consapevole del suo madornale errore.iago uccide sua moglie, e scappa. anche emilia muore cantando la canzone del salice piangente,e criticando otello per non aver creduto desdemona : "Ell'era pura, Moro, ella t'amava, Moro crudele. Possa la mia anima andare incontro alla beatitudine come è vero che dico quel che è vero... E parlando come mi detta dentro quello ch'io penso, muoio... sì... io muoio." otello si getta disperato sul corpo di desdemona. entrano montano,cassio e ludovico ,con iago incatenato.otello si scaglia su iago ,ferendolo, ma viene subito disarmato.ludovico è molto dispiaciuto dell'accaduto,che serve da monito per tutta l'umanità,perchè se le forze del male hanno saputo inganare un uomo valoroso come otello,allora tutti siamo in pericolo e dobbiamo vigilare. da delle lettere ritrovate si scoprono tutti i colpevoli,ed otello è mortificato,adesso quello che prima solo sospettava,è provato: ha ucciso sua moglie che era innocente,come una santa.e chi ha ordito il piano p stato iago,che otello maledice.ad otello non rimane altro che uccidersi . "Prima d'ucciderti, io t'ho baciata.Non mi restava altro modo che questo: uccidermi morendo in un tuo bacio.". cosi',come nel romeo e giulietta ,l'amante muore con un bacio.
Maxwell Armfield, Oh! Willo! Willo! Willo! (1902)
 Maxwell Armfield, Oh! Willo! Willo! Willo! (1902)
in questo dipinto viene rapppresentata l'animo che ,avendo subito lo stesso ingiusto trattamento di desdemona ed amilia,canta la canzone del salico piangente.poco prima di morire,desdemona si ricordala canzone delsalice piangente,che la sua levatrice le cantava .poi ,dopo aver salutato emilia si inginocchia per pregare.



Charles West Cope, Othello Relating His Adventures (1853)
 Charles West Cope, Othello Relating His Adventures (1853)



Frederic Leighton, Desdemona (c. 1888)  Frederic Leighton, Desdemona (c. 1888)



Thomas Stothard, The Meeting of Othello and Desdemona (c. 1799)
Thomas Stothard, The Meeting of Othello and Desdemona (c. 1799)



























































































a cura di luca airi

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