venerdì 10 febbraio 2023
Rotte fluviali Vniversità Isole sparse mare Adriatico.
Da L' Arena 10/2/2023
Da Peschiera a Mantova Gazzo, Casaleone, villabarolomea, a Chioggia.
Cosìpcome in antico , per raggiungere, via acqua, il
lago di Garda , il Menago, il Tartaro risalendo i fiumi e il Mincio. Oppure, viceversa, partire dal più grande la-
go d'Italia per arrivare alla
città di Virgilio potendo poi
proseguire fino a Venezia
sfruttando l'idrovia esistente
Fissero-Tartaro-Canal Bian-
co, che già collega Mantova
con il mare Adriatico.
È il progetto di collegamen-
to idroviario lago di Garda-
Mantova, promosso dall'Au-
torità distrettuale di bacino
del fiume Po in sinergia con
la Provincia di Mantova, che
ne ha affidato la progettazio-
ne a Technital Spa. Il primo
studio di fattibilità risale a
dieci anni fa, ma la possibili-
tà di realizzare l'opera ha ini-
ziato a farsi strada con le op-
portunità aperte dai finanzia-
menti del Pnrr. Negli ultimi
due anni si sono intensificati
i confronti istituzionali con
gli enti e le amministrazioni
sul cui territorio dovrà essere
calato il progetto. Ne sono
emerse osservazioni, propo-
ste di miglioramento e prese
di posizione (come quelle dei
consorzi di bonifica, contrari
all'utilizzo del canale artifi-
ciale Virgilio come via navi-
gabile per buona parte del
percorso) che hanno portato
non solo a una revisione com-
plessiva delle soluzioni pro-
gettuali, ma anche ad abbrac-
ciare finalità più ampie ri-
spetto alla sola navigazione
da diporto. Finalità ambizio-
se suggerite dalla nuova de-
nominazione del progetto
(«Rinaturazione del fiume
Mincio per la riqualificazio-
ne ambientale/paesaggistica
/idraulica/idroviaria/sociale
da Mantova a Peschiera del
Garda»), per cui è iniziata la
fase di condivisione con i Co-
muni interessati ed è stata av-
viata la candidatura al Pnrr.
Al momento il costo stima-
to, al netto di ulteriori modifi-
che e integrazioni, si avvici-
na ai 200 milioni di euro. Ol-
tre all'impostazione centrata
su ripristino e sostenibilità
ambientale, riqualificazione
delle opere idrauliche e pro-
mozione della «mobilità dol-
ce», una delle principali mo-
difiche rispetto alla prece-
dente versione riguarda il
cambio del percorso, che
non prevede più di utilizzare
il canale Virgilio. Significa
che andando in direzione
sud dall'edificio regolatore
di Ponti sul Mincio (la cosid-
detta «diga di Salionze») si
navigherà lungo il Mincio at-
traversando Borghetto (Va-
leggio) e proseguendo fino al-
la diramazione di Pozzolo
(Marmirolo, in territorio
mantovano) dove si imboc-
cherà il canale artificiale Sca-
ricatore che diventa poi «Di-
versivo Mincio», per poi pro-
seguire nel Mincio naturale
raggiungendo il lago Superio-
re di Mantova.
Un'altra modifica interessa
Peschiera del Garda dove, in
seguito alle perplessità avan-
zate dall'amministrazione co-
munale guidata da Orietta
Gaiulli, non è più previsto
che il ponte stradale di in-
gresso al paese da Porta Vero-
na venga reso girevole per
consentire il passaggio dei
natanti.
«Nel progetto riformulato
la navigazione si fermerebbe
prima, in zona Porto Vec-
chio, dove si ipotizza di realiz-
zare un porto in prossimità
dell'hotel Rivus», illustra Fi-
lippo Gavazzoni, assessore
con deleghe a tutela del lago,
viabilità e portualità, oltre
che vicepresidente della Co-
munità del Garda. Quello di
Peschiera, da 35 posti barca,
sarebbe uno dei porticcioli
turistici previsti lungo l'asta
del fiume, da realizzare assie-
me ad altre opere necessarie
per superare ostacoli e disli-
velli, come ponti da sollevare
e conche (o chiuse) di naviga-
zione, ovvero «ascensori»
per imbarcazioni che sfrutta-
no il principio dei vasi comu-
nicanti. Una di queste, fa sa-
pere Gavazzoni, è prevista
per superare la diga dove vie-
ne regolata l'acqua in uscita
dal lago al fiume.
«Il progetto è molto ambi-
zioso», riprende l'assessore,
«contempla la rinaturazione
del Mincio, a cui sono favore-
vole, ma trovo problematico
il tratto di circa quattro chilo-
metri e mezzo dall'edificio re-
golatore a Peschiera, oasi di
tranquillità dove le scuole re-
miere possono trovare un po-
sto sicuro dove allenarsi, ol-
tre ad essere un campo di ga-
ra di Fipsas che ha ospitato
anche i mondiali di pesca».
Per questo Gavazzoni ha
avanzato una contropropo-
sta: «Con i comuni di Valeg-
gio, Ponti e Monzambano
stiamo portando avanti un
progetto di riqualificazione
della ciclabile Eurovelo7: la
soluzione che propongo è ar-
rivare con la navigazione fi-
no all'edificio regolatore, rea-
lizzando in quel punto un in-
terscambio modale per pro-
seguire in bicicletta. So che
la Provincia di Mantova sta
valutando questa possibilità,
per noi è l'unica che potreb-
be essere accettata sul territo-
rio senza appesantire il pae-
saggio e le infrastrutture»,
conclude Gavazzoni, che con
la Comunità del Garda an-
nuncia di voler organizzare
un incontro di approfondi-
mento sul tema, magari pro-
prio a Peschiera. •
.
GRANDI PROGETTI L’amministrazione provinciale lombarda ha affidato lo studio di fattibilità a Technital Spa
Da Peschiera all’Adriatico
via acqua: Mantova rilancia
L’ipotizzato collegamento idroviario dal Garda alla laguna riemerge con le opportunità
aperte dai possibili finanziamenti del Pnrr. L’opera avrebbe un costo di 200 milioni
OSSERVATORIOPrima riunione dell’anno
Garda a secco,
l’idea di ridurre
l’uscita idrica
AiPo: «Si può scendere a 11mc
al secondo, decidono le Regioni»
NatantiaPeschieraormeggiatisullarivadestradelMincio
●●
Tracciato fluviale
Withub
MARE
ADRIATICO
Venezia
Chioggia
Rovigo
Padova
Verona
Vicenza
Brescia
Cremona
Rovigo
Padova
Verona
Vicenza
Brescia
Cremona
Foce
Mincio
Lago di
Garda
Po Po Po
Adige
Brenta
Po Po Po
Adige
Brenta
Porto Levante
Volta Grimana
IDROVIA PD-VE
domenica 5 febbraio 2023
Auguri ,anche oggi il compleanno ci ha fatto incontrare.
Buon Compleanno! È bello festeggiare una poetessa saggia e bella come te.
Dio creò il sole bello e splendente, poi creò la luna affascinante e luminosa , infine creò te.. unaltra persona bella nel creato
Dio un giorno ti creò, e poi si riposò!
Di solito per scrivere un messaggio, una lettera o un biglietto d’auguri, le persone impiegano più tempo di quello usato per comprare il regalo, non sapendo che le cose migliori vengono dette con poche e sopratutto semplici parole… Tanti AUGURI!!!
Domani, avrai un anno in più. Lo sapevi? Allora divertiamoci oggi perché domani sarà un ulteriore passo avanti per noi ultradicciottenni! Auguri!
Dopo giorni e giorni di ricerca di un regalo adatto a te ho deciso: tutto ciò che desideri si avvererà quando ti leggerò questo augurio: TANTI AUGURI!
17Nonostante incalendari gli orologi, il tempo passa lo stesso! Ma tu con l'arte e la poesia resti sempre giovane. TANTI AUGURI
Faccis mo festa, rallegramoci in alto i nostri cuori , i calici, brindiamo , fate passare la festeggiata.
Buon compleanno!
!
Gli anni passano ma il cuore che ama e poera è sempre giovane. Ti auguro un anno pieno di amore e di gioia. Buon compleanno
I compleanni fanno bene alla salute! Studi scientifici hanno dimostrato che le persone che festeggiano più compleanni vivono più a lungo… Tanti auguri!
Il rospo è diventato un principe azzurro, il brutto anatroccolo un bellissimo cigno, il viscido bruco una stupenda farfalla.. Tu sei una libellula.?! Buon compleanno!
In questo giorno per te così importante vorrei portarti in un luogo che parla di te, dove l’aria ha il tuo profumo, dove la tua bellezza si possa riflettere nell’acqua, a vagabondare con la mis barca tra le mie isole. nella mua Vniversità delle Isole Sparse dell"endolaguna del triangolo acuoro.
un regalo di compleanno, quest’anno ho deciso di fare una donazione a favore dei bisognosi… ed io ho VERAMENTE bisogno di rifarmi il guardaroba! Buon compleanno
La donna che mette sulla torta il numero giusto di candeline sta giocando con il fuoco.
Ma non mi dire che proprio oggi è il grande evento? Allora tanti auguri sinceri da chi ti ha nei suoi pensieri. Buon Compleanno
Mi raccomando, soffia tutte le candeline sulla tua torta
lunedì 30 gennaio 2023
Renato De Paoli pittore espone a Quinto Vicentino
De Paoli pittore espone a Quinto Vicentino dal 18 febbraio al 3 narzo 2023 nell'ambito della mostra collettiva UCAI, con il tema : " A 500 anni dal Beato Angelico ritorna l'oro nelle opere di Klimt".
Inaugurazione 27 febbraio 2023.
Fedele Lampertico: Indipendenza Venetia
E’POSTO VERAMENTE IN RILIEVO DIMOSTRANDOSI COMLA VENETIA PUO' PRONUNCIARE A FRONTE ALTA UNA PAROLA COSI' SACRA COME E' L'INDIPENDENZA
FEDELE LAMPERTICO IN PER VICENZA E IL BENE COMUNE , OPERE SCELTE DI FEDELE LAMPERTICO , BIBLIOTECA CIVICA BERTOLIANA, 2006, PAG. 95.
CITO AUTORITA' NON SOSPETTE. CON QUALI TERMINI THIERS, GIUDICA, QUANTO ALLA VENETIA IL TRATTATO DEL 1815?
EGLI DICE CHE L'AUSTRIA SE LA DIVORAVA
(LIV LVI)
FEDELE LAMPERTICO PAG 96
OGNI VENETO PUO' PORSI LA MANO SUL CAPO , PUO' DIRE: FRUGATE PURE; MA COME HEYNE,PUO' AGGIUNGERE: IL CONTRABBANDO E' QUI DENTRO.
QUINDI SE VESSATORI SE STRAZIANTI SONO I PROCESSATI POLITICI , DIVENTANO DEL TUTTO INCONCLUDENTI PEL FINE CHE IL GOVERNO PUO' RIPROMETTERSENE.
QUINDI SE MOLESTA, SE ODIOSA E' LA POLIZIA, E' ALTRETTANTO INUTILE AL GOVERNO.
FEDELE LAMPERTICO PAG. 99
NON PARLIAMO DELLO STATO ECONOMICO, DELLE IMPOSTE DIRETTE.
L'ENORMITA' NE FU PALESATO PIU' VOLTE
(PASINI,MENEGHINI, ED ALTRI)
FEDELE LAMPERTICO PG. 109
LA VENETIA VEDE I TRIESTINI VENIR FINO A CHIOGGIA, E PER I SUOI CANALI INTERNI PROVVEDERE FERRARA, BOLOGNA. LA VENETIA NULLA FA, NULLA TENTA I E' ESANITA.
FEDELE LAMPERTICO PAG. 101
SE TANTI VENETI MORIRONO NELLE BATTAGLIE, SE TANTI SONO IN BANDO, SE TANTI SONO EMIGRATI , SE TANTI SUBISCONO PROCESSI, SE TANTI FURONO FUCILATI PURCHE' PER LA SOLA DETENZIONE DI UN'ARMA, CI0' VUOL DIRE DI NECESSITA' CHE ALLA CALAMITA' PUBBLICA AGGIUNGENDOSI LA DISGRAZIA PRIVATA, ALL'ODIO FAMIGLIARE: ED E' ALLORA CHE UN GOVERNO L'AFFETTO NON RIACQUISTA PIU', QUANDO SONVI DI MEZZO SVENTURE DOMESTICHE, QUANDO SONVI OFFESE PRIVATE, QUANDO SONVI DEI TELL.
FEDELE LAMPERTICO PAG. 102E QUESTE OCCUPAZIONE MILITARE , QUESTA GRANDE INGIUSTIZIA, CUI L’OPERA DEL TEMPO FU IMPOTENTE A DARE UNA CONSACRAZIONE MORALE , NON PUO’ A LUNGO DURARE, E CHE UNA PACIFICAZIONE DELLA QUESTIONE VENETIA RIDONDEREBBE IN VANTAGGIO AI POPOLI.
FEDELE LAMPERTICO.
E QUEST’ATTITUDINE DEI NOSTRI FRATELLI D’ALTRE MINCIO E’ QUELLA CHE CONFORTA I DOLORI DI NOI VENETI, E CI FA PAZIENTI A SOPPORTARE ANCORA PER POCO LE BATTITURE DELLO STRANIERO; PERCHE’ E’ PEGNO SICURO D’IMMANCABILE LIBERTA’.
FEDELE LAMPERTICO PAG. 113
…. IMPORTO DI OSSERVARE CHE ASSAI POCHI ERANO GLI STATI ITALICI AI QUALI DOVEASI TOGLIERE L’AUTONOMIA ;..
F.LAMPERTICO PAG. 120
L’ATONIA DEL VENETO PER LA PUBBLICA COSA, L’INDIFFERENZA CON CUI SI LASCIA PERVENIVA ALLE CONGREGAZIONI CENTRALI I PIU’ INETTI, LE DERISIONE CON CUI SI ACCOGLIE QUALUNQUE PROMESSA DI STATI, NON POSSONO NASCONDERSI..
F. LAMPERTICO PAG.125
..IL VENETO E’ ORA COSTRETTO A PAGARE DA QUELLA STESSA POTENZA, CHE GLI TOGLIE OGNI MEZZO A RIFARE LA SUA FORTUNA.
F. LAMPERTICO.
A CURA DI RENATO DE PAOLI PLENIPOTENZIARIO VNIVERSIXA' ISOLE SPARSE MENAGO
ISOLANI SPARSI VENETI
domenica 15 gennaio 2023
Resa di Bologna, capitolazione (PIO VI) Pontificia a Generale Bonaparte giugno 1796
Resa di Bologna, capitolazione Stato Pontificio a Generale Bonaparte giugno 1796, poi a Tolentino, quando Napoleone minaccia Roma. Il Papa manda i suoi plenipotenziario a capitolare, ma non vuole, la resa. Napoleone minaccia Roma e msnda le sue truppe ad occupare Roma, minaccia d'imprigionare il Papa.Regna lo Stato della Chiesa,Pio VI, Giovanni,Angelo, Braschi, nato a Cesena il 25.12.1717, era salito al soglio di Pietro, il 15.2.1775.In Francia viene considerato nemico della rivoluzione, così Napoleone ha il pretesto per invadere le Legazioni pontificie e invadere Roma nel giugno 1796, dopo aver piegato Reggio Emilia imponendo il tricolore bianco rosso e verde, Modena, Bologna, Ferrara, la Romagna, il Venassino, Avignooe, Ancona.I plenipotenziari firmano una pesante resa, con riparazioni e ammende salate, requisizione di molte opere d'arte.Il Direttorio esige la fine dello Stato Pontificio. Dopo la resa di Bologna, si sollevarlo di nuovo Modena e Bologna ma presto Napoleone represse le insurrezione, cos5 che l'anno successivo le condizioni imposte ai vinti dive nero ancora più gravose, per i pontifici, fino al 1798 , quando , dopo la sollevazione e romana, con l'uccisione del generale francese Duphot, così da permettere al sostituto, generale Berthier, fesncese, di rioccupare Roma il 15 febbraio 1798.Viene proclznara la Repubblica Romana, depone Pio VI,avvia l'ennesimo saccheggio di molti tesori Vaticani, e altre o, molte
opere d'arte requisite, finiscono a Parigi. e in Francia.
Il 20 febbraio 1798 il Papa viene deportato a Siena, sotto la custodia del granduca Ferdinando III,
4Mrirà prigioniero a Valence , Francia, il 29.8.1799.
da altra fonte:
RIASSUNTO:
La pace di Bologna (23 giugno 1796) pose fine alla prima invasione napoleonica dello Stato Pontificio, compiuta per soddisfare il Direttorio francese. Nel giugno 1796 Napoleone conquistò Ferrara e Bologna, nello Stato Pontificio settentrionale. Papa Pio VI ha risposto a questo chiedendo un armistizio. Napoleone non aveva alcun interesse a condurre una lunga campagna nell'Italia centrale e impose condizioni relativamente generose. Ai francesi fu permesso di occupare Bologna e Ferrara, assicurandosi gli accessi meridionali a Mantova, quindi nel primo mese dell'assedio lungo otto mesi. Il Papa dovette anche pagare 21 milioni di franchi e consegnare 100 quadri, 500 manoscritti e busti di Giunio e Marco Bruto, due eroi della Repubblica.
Il Direttorio francese non era soddisfatto della pace di Bologna e si rifiutò di ratificarla fino a quando il papa non acconsentì a revocare alcuni Brevi relativi alla costituzione civile del clero, uno dei capisaldi della Rivoluzione francese. Pio non accettò questi termini e dopo la caduta di Mantova Napoleone condusse una seconda campagna contro lo Stato Pontificio. La Pace di Tolentino del 19 febbraio 1797 privò molto più territorio dal Papa VI.
a,
giovedì 5 gennaio 2023
Informazioni, critica e accadimenti, sull’arte e sull’opera Depopoliamo
di Renato De Paoli,
inserita nella mostra ART PASS di Vicenza-Urbino-Milano;
a cura di Paolo Apolloni
Iniziamo attestando che l’opera Depopoliamo dell’artista Renato De Paoli, residente a Vicenza ma con
origini e vicissitudini veronesi, ha una particolare importanza, non solo perché decreta un eccellente punto
d’arrivo delle sue ricerche artistiche, socio-culturali, e attiviste ma diventa manifesto programmatico della
mostra-progetto itinerante Art Pass, svoltasi tra Vicenza-Urbino-Milano, promossa da Paolo Apolloni e
Giovanna Giusto, con la collaborazione di Giancarlo Lepore e Catuscia Bucci, e la Galleria Celeste,
inserita nei progetti internazionali di Universal Love Project. L’aspetto ancor più straordinario è che la
simbologia segnica semplificata ma incisiva, libera e coraggiosa di quest’opera, dove la pittura applicata
liquidamente sopra a una base/supporto plastico di un cartellone pubblicitario/commerciale, di cui
permangono e in cui vengono riutilizzati gli stessi stilemi, amplificandone l’effetto visivo dissonante,
sposa perfettamente i concetti chiave delle nostre linee etiche e di ricerca di senso dell’essere, e del
progetto di Art Pass, profondamente contestualizzato in questo momento storico, politico e sanitario in
cui viviamo. E Universal Love Project accoglie e diffonde questi contenuti fin dalla sua fondazione,
perché essi appartengono a una vera ricerca d’arte contemporanea, umana, spirituale e sociale, non
allineata a leggi o dettami politici ed economici di mercato.
De Paoli si dimostra un artefice profondamente ispirato dagli ambienti più stigmatizzati in cui viviamo
oggi e sa riassumere, in pochi gesti spontanei, tutte le potenzialità di cui l’arte contemporanea necessita, e
che spesso sembra aver smarrito, o non più in grado di determinare, coraggiosamente, un vero linguaggio
catartico e leggibile a tutti.
Nell’arte di Renato forse quest’opera è in grado di riassumere e sintetizzare tutte le sue esperienze, già
caratterizzate dall’uso di supporti e materiali pubblicitari e di riuso, saggiamente conditi da segni e pitture
istintive ma calibrate. Sintonia ed essenzialità di segno-simboli-supporto, potrebbero decretare i parametri
critici più mirati all’opera Depopoliamo. Poi l’aspetto delle vicissitudini/accadimenti legati a quest’opera
superano la sua stessa ironia costitutiva di fondo. Si perché Depopoliamo fa da capofila nelle tre sedi
espositive itineranti e, tra un allestimento e l’altro, esattamente tra la seconda tappa, lo smontaggio a
Urbino e la spedizione-trasporto in direzione Milano, l’opera si spezza in due, per un effetto strano e
imprevedibile di errato appoggio/imballaggio, o più probabilmente uno strano colpo d’aria improvviso..
una rottura che però non è completamente catastrofica: un taglio abbastanza regolare che si è verificato in
una posizione che lo rompe orizzontalmente, di tre quarti, oseremmo dire quasi all’altezza del
punto/misura aurea (o punto ottico). L’artista, in sintonia con noi, informato dell’accaduto, contestualizza
l’evento ironicamente come facente parte di una perenne lotta artistico-mediatica, a cui fanno capo i
progetti e gli sforzi stessi di Universal Love e di Art Pass, più spiritualmente una lotta tra il bene e il male,
uno scontro tra verità e menzogne diaboliche e pianificate, onnipresenti ormai a ogni livello-ambiente. E
pur nella nostre piccole e ridotte possibilità di diffusione e risonanza, se messe a confronto con i poteri
occulti imperanti, anche quest’opera forse disturbava troppo le malefiche e martellanti campagne
mediatiche ormai globali.
Potremmo poi aggiungere ancor più simbolicamente ma fortemente ispirati dai sentori provenienti anche
dai testi apocalittici, sempre con ironia e coraggioso sarcasmo, che ora gli spiriti infernali son stati sciolti
e proliferano in ogni luogo e dove; questo è difficile da negare poiché certe giornate l’aria sembra farsi
veramente pesante, e tutto sembra esser sempre più strumentalizzato e negativizzato, da chi fa capo, e
coda, a questi progetti di morte, annunciati dagli stessi autori del deep state-nuovo ordine mondiale, da
cui questi piani ufficialmente partono. Niente paura comunque! Se questi sono gli ultimi tempi
apocalittici, poi il dragone infernale sarà incatenato per almeno altri mille anni, è sono già annunciati cieli
e terra nuovi, dove scorre latte e miele, le terre promesse dall’Amore Universale.
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