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sabato 21 gennaio 2012

EPOPEA ISOLE ADRIA 12^ LUCOMONIA CON GLI ETRUSCHI 650 a.C. Ω 450 a.C.



Bronzo Finale (1200 Ω / 1150 - 900 a.C.) BF

ETA' DEL FERRO 899 Ω 150 A.C.

Dal 699 Ω 500


CINTURONI ESTE COLOGNA BALDARIA PALO AVI ARGINE ALPON GUA’ FASINE, PIZZON confronta con cinturone Palo Bertin (dal 2 agosto 2007 al Museo di Cologna Veneta)


(ISOLE SPARSE ARCIPELAGO ENDOLAGUNA PLANIZIALE PALO AVO MINCIO PO , TION, TARTARO , TREGNON , MENAGO, HOSTILIA, ADIGE GUA EDRON RIVIERE BERICHE EUGANE EDRON )
http://depaoli.pbwiki.com/PALETTE+VOTIVE++EDRON+MENAGO+COMPARA

Il gruppo veneto ( LAXVEN XK TREGNON ) vanta gli esemplari di maggior pregio artistico . I piu' antichi appartengono al II periodo atestino (VII - VI secolo a.c.) e sono a forma di losanga allungata simile a quella villanoviana. Cosi' un esemplare a este (tomba pela', n. 8), tutto decorato a incisione con doppia spirale nel centro , ai lati due dischi con la stella da cui da cui si dipartono i le onde le correnti i gorghi del mare interno (ISOLE SPARSE ARCIPELAGO ENDOLAGUNA PLANIZIALE PALO AVO MINCIO PO , TION, TARTARO , TREGNON , MENAGO, HOSTILIA, ADIGE GUA EDRON RIVIERE BERICHE EUGANE EDRON ) e particolarmente interessante tre coltelli a lama fiammeggiante con impugnatura ad una delle estremita'; cosi' altra similissimo da baldaria ( lax ven xk n.d.r.) ora a Cologna Veneta museo civico ) con lo stesso motivo a spirale che richiama i gorghi acquatici.
Ma la gloria da Cologna Veneta a Este viene dai grandi cinturoni che nel III periodo sviluppano la modesta placca lievemente elissoidale in una losanga rombica , piU' alta e fastosa, splendidamente ornata.
Il piu' imprtante e' l'esemplare nazari ( cosi' dalla campagna in Este in cui fu trovato nel 1881, avvolto attorno ad una situla fittile che conteneva l'ossuario ) tutto in lamine bronzea, vero corsetto protettivo ; armatura dunque ma , per bellezza e rarita', anche ornamento di persone insignite di comando . la pancera ( cm 48 x 37), suddivisa in cinque romboidi da cordoni rilevati a sbalzo e' tutta decorata a incisione con anatroccoli, cerbiatti, lepri correnti, e palmette negli angoli dei rombi a destra termina nel solito gancetto, a sinistra si sviluppa una fascia rettangolare lunga cm 74, alta cm 11,5 che ha all'estremita' tre anelli, questi di ferro, intervallati , nei quali, secondo le dimensioni del dignitario veniva introdotto il gancio. Anche essa e' fittamente ricoperta di leggerissime delicate incisioni con lepri e cerbiatti. nella parte terminale , che rimaneva nascosta, sotto la pancera , sono incisi due riquadri figurati : due animali araldicamente affrontati tengono sollevati per il collo due cerbiatti, al di sotto e' un cervo pascente , li precede un piccolo cavaliere in groppa a un grande cavallo di cui due belve, dirette in senso opposto, azzannanon le gambe sotto il ventre, a mo di riempitivo e' una grande palmetta : gustosissime scene d'arte veneta (LAX VEN XK ISOLE SPARSE ARCIPELAGO ENDOLAGUNA PLANIZIALE PALO AVO ARUSNATI ARILICA MINCIO MANTO GOVERNOLO PO FERARA AESIS ADRIA SPINA RAVENA, TION BONFERRARO, TARTARO NOGARA , TREGNON BIONDE , MENAGO SPARE' CASTEL TARTARO , HOSTILIA FRATTA FRATTESINA NARDE, ADIGE LEGNAGO TERRANEGRA , ATHESIS CUCCA VERONELLA SAN GREGORIO - GUA' - COLOGNA EDRON RIVIERE BERICHE EUGANE ESTE EDRON MEDUACO SETE MARI ) antica di indirizzo popolare, mescolate al repertorio orientalizzante che in questa regione si manifesta tardi e permane ancora alla fine del V sec. a.c. Epoca a cui risale il cinturone .
altri bei pezzi consimili sono a este (dai frammenti si individuano piu' di 40 esemplari ); uno di essi (pure nazari, n. 6048) ha al centro della losanga il tipico gruppo di due animali fantastici alati; affrontati, con le teste fuse in un'unica di prospetto. vi sono poi placche di centuroni rettangolari , che si devono ritenere piu' tarde in cui continua per lo piu' LA STESSA DECORAZIONE AD ANIMALETTI INCISI SU FASCIE PARALLELE SOVRAPPOSTE .
sINGOLARE UNA DECORAZIOne SU CINTURONE RITROVATA A OSPEDALETTO EUGANEO ( TRA mONTAGNANA E ESTE ) , CON UCCELLI RAPACI CHE AFFERRANO UN PESCE E UNA TARTARUGA. aLCUNI RESTI DI DI CINTURA A DICHETTI DI BRONZO LEGATI A UNO A MO DI MAGLIA CONSERVANO ANCORA TRATTI DEL CUOIO SU CUI ERANO APPOGGIATI. INFLUENZE VENETA ( LAX VEN X K ) VERSO OCCIDENTE SI NOTAVANO NEI CINTURONI DELLA CIVILTA' DI GOLA SECA', CHE SONO PERO' POVERE COSE DI UN GEOMETRISMO INFANTILE AL VI - V- A.C. OSSIA CONTEMPORANEI AL MASSIMO FIORIRE (LAX VEN XK ISOLE SPARSE ARCIPELAGO ENDOLAGUNA PLANIZIALE PALO AVO ARUSNATI ARILICA MINCIO MANTO GOVERNOLO PO FERARA AESIS ADRIA SPINA RAVENA, TION BONFERRARO, TARTARO NOGARA , TREGNON BIONDE , MENAGO SPARE' CASTEL TARTARO , HOSTILIA FRATTA FRATTESINA NARDE, ADIGE LEGNAGO TERRANEGRA , ATHESIS CUCCA VERONELLA SAN GREGORIO - GUA' - COLOGNA EDRON RIVIERE BERICHE EUGANE ESTE EDRON MEDUACO SETE MARI N.D.R. ) INTORNO A ESTE.


Dal 599 – 400 Secolo VI Ω - V a.C.


Elmo in bronzo di guerriero a forma conica ritrovata nelle Isole Opean, simbolo dei poteri delle Isole Sparse Venete, finito negli scantinati Medicei del Museo Fiornetino.
V secolo a. C.
 45° >18' e 19'< latitudine nord
 11° > 10' e 13' < longitudine est
Oggi al Museo Archeologico di Firenze. L’elmo porta incisi i disegni cinque cavalli, più un minotauro (centauro alato) per un numero totale di sei.

(LAX VEN XK ISOLE SPARSE ARCIPELAGO ENDOLAGUNA PLANIZIALE PALO AVO ARUSNATI ARILICA MINCIO MANTO GOVERNOLO PO FERARA AESIS ADRIA SPINA RAVENA, TION BONFERRARO, TARTARO NOGARA , TREGNON BIONDE , MENAGO SPARE' CASTEL TARTARO , HOSTILIA FRATTA FRATTESINA NARDE, ADIGE LEGNAGO TERRANEGRA , ATHESIS CUCCA VERONELLA SAN GREGORIO - GUA' - COLOGNA EDRON RIVIERE BERICHE EUGANE ESTE EDRON MEDUACO SETE MARI )
Ascia a cannone in bronzo proveniente dalla necropoli di San Pietro Isle Sparse Paleoalveo Natisone (Udine). Secolo VI-V a.C.


Micene nel 468 fu assalita da Argo e spopolata; nel I secolo a.C. era già ridotta in rovina.

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Percorsi, trasporti, comunicazioni, realzioni, lingua, economia, riti, giochi nell'acqua.
Percorsi antichi: lama d’ acqua isole Sparse “meszoacua” : Manto , Lago Grande, Mena’ go, Isolella , Isola Risza, Este, CIOSA, Mestre, Altin e Aquilea Ravenna, Spina.
(LAX VEN XK ISOLE SPARSE ARCIPELAGO ENDOLAGUNA PLANIZIALE PALO AVO ARUSNATI ARILICA MINCIO MANTO GOVERNOLO PO FERARA AESIS ADRIA SPINA RAVENA, TION BONFERRARO, TARTARO NOGARA , TREGNON BIONDE , MENAGO SPARE' CASTEL TARTARO , HOSTILIA FRATTA FRATTESINA NARDE, ADIGE LEGNAGO TERRANEGRA , ATHESIS CUCCA VERONELLA SAN GREGORIO - GUA' - COLOGNA EDRON RIVIERE BERICHE EUGANE ESTE EDRON MEDUACO SETE MARI )
Già Plinio il vecchio 1 ci avverte della pratica navigazione endolitoranea che univa il Lago (attuali Valli Grandi) , alvei naturali ed opere umane ancora prima del 77 a.C., dalle acque Adriane verso Concordia e Altino.

A 30 km a sud di Verona
Emersi isole Sparè (sparse) Menago :
Coperchio ossario
Ossari piatti
Ossari a scodella
Fittili oggetti
Ciotola a bordo estroflesso
Ciotole carenate tazze troncoconiche
Anse cornute
Ceramica incornata
Paletta votiva
Fittile /fibbia o fermaglio/plasmato con matrici.
Vaso per inumati
Fibula
Bracciale
Palafitte
Consegnate al Museo di scienze naturali di Verona e
al Museo Fioroni di Legnago.
Così Cipolla e Bosio, Salzani, Bresciani, Signoratti.
Ne riferiscono: in Novi scavi, Villa e castella, Carta archeologica del Veneto.
a Nuovi scavi 1885
• BRESCIANI, Bruno
Terre e Castella delle Basse Veronesi; Bergamo 1933;

(LAX VEN XK ISOLE SPARSE ARCIPELAGO ENDOLAGUNA PLANIZIALE PALO AVO ARUSNATI ARILICA MINCIO MANTO GOVERNOLO PO FERARA AESIS ADRIA SPINA RAVENA, TION BONFERRARO, TARTARO NOGARA , TREGNON BIONDE , MENAGO SPARE' CASTEL TARTARO , HOSTILIA FRATTA FRATTESINA NARDE, ADIGE LEGNAGO TERRANEGRA , ATHESIS CUCCA VERONELLA SAN GREGORIO - GUA' - COLOGNA EDRON RIVIERE BERICHE EUGANE ESTE EDRON MEDUACO SETE MARI )

Dai paleoalvei del Menago intorno a Sparè emersero frammenti ceramici sparsi, tronchi di palafitte, macine. E’ attestato che la civiltà del Menago era protetta dal Castello del Lago posto a sud all’imboccatura degli estuari. La navigazione con barche a fondo piatto (volgarmente dette piroghe), consentiva il trasporto d’ingente materiale caricato su zattere.
Ritrovati vasi a bocca quadrata del 4000 3500 a.C. nei paleoalvei Menago attorno alle isole Tarmassia Menago, .
Barche (piroghe ritrovate segnalate intorno al castello del Menago, simili a quella ritrovata nel Lago a Fimon datata al carbonio “ 14 “ circa 2300 anni a.C. .
Quindi, materiali lavorati come il vasellame veniva scambiato con Adria e risulta attestato lo scambio con la civiltà Micenea. (Fimon, Ledro, Tarmasia, Sparè)

Revisione critica
De’Paoli Renato c.p. 274 36100 Vicenza

1Plinio Secondo, Gaio detto il Vecchio (Como 23  Stabile porto vicino Pompei 79 d.C.) Scrittore Latino. Di Rango equestre compì la sua formazione a Roma ed entrò a 23 anni nella carriera amministrativo - militare . Amicus di Vespasiano il 24 agosto 79 accorso con la sua flotta per trarre i salvo la popolazione in fuga dall’eruzione del Vesuvio si spinse troppo vicino per osservare meglio e morì soffocato dai fumi. Scrive Naturalis historia 37 libri dedicata a Tito, tratta da circa cento autori greci e latini un complesso di 20.000 fatti o fenomeni. Geografia e etnografia (III IV libro) grande enciclopedia pervenuta. Miniera insostituibile di dati. In base ad essa ancora oggi s’identificano località, resti archeologici.

(LAX VEN XK ISOLE SPARSE ARCIPELAGO ENDOLAGUNA PLANIZIALE PALO AVO ARUSNATI ARILICA MINCIO MANTO GOVERNOLO PO FERARA AESIS ADRIA SPINA RAVENA, TION BONFERRARO, TARTARO NOGARA , TREGNON BIONDE , MENAGO SPARE' CASTEL TARTARO , HOSTILIA FRATTA FRATTESINA NARDE, ADIGE LEGNAGO TERRANEGRA , ATHESIS CUCCA VERONELLA SAN GREGORIO - GUA' - COLOGNA EDRON RIVIERE BERICHE EUGANE ESTE EDRON MEDUACO SETE MARI )

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Il fondatore della questione etrusca è Dionisio D’Alicarnasso, storico greco di età augustea I sec. a.C.). che dedica cinque capitoli (26 -30) del primo libro delle sue Antichità romane all'esame di questo argomento, confutando - con i mezzi critici a sua disposizione - le teorie che identificavano gli Etruschi con i Pelasgi o i Lidi e dichiarandosi favorevole all'ipotesi che fossero un popolo «non venuto di fuori ma autoctono», il cui nome indigeno sarebbe stato Rasenna. (fa rima con Ravenna n.d.r) Scrive lo storico: Dopo che i pelasgi ebbero lasciato la regione, le loro città furono occupate dai popoli che vivevano nelle immediate vicinanze, ma principalmente dai tirreni, che si impadronirono della maggior parte di esse, e delle migliori…Sono convinto che i pelasgi fossero un popolo diverso dai tirreni

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